A Milano esplodono turismo e lusso, ma si moltiplicano i poveri

Milano

La Milano che interessa a Sala? E’ quella che si veste di curiosità per la moda, per il design, per il cibo. E naturalmente per il lusso che balla con leggiadria nel centro della città, che probabilmente fa anche parte dei “rapporti internazionali”, di cui si vanta. Le week che si susseguono senza tregua, danno respiro all’arte, alla cultura, molte destinate soprattutto ai giovani e i grandi appuntamenti-manifestazione sono un banco commerciale davvero internazionale.

I mezzi pubblici sono inadeguati? Non esiste un piano per agevolare i disabili e le persone più deboli? La mobilità è caotica? La segnaletica insufficiente? Cose di poco conto, per un Sala che apre la sua ruota nel constatare l’aumento da record dei turisti nel 2019: 11 milioni circa con aumento del 9%. Un boom che non si può sottacere, ma che lascia in ombra e senza voce i poveri, i disoccupati, gli anziani. Evidentemente nel modello Milano, non sono contemplati e sbarcano il tempo tra buche, strade dissestate e atmosfere d’abbandono. E a moltissimi appare che l’interesse del sindaco sia solo dare slancio alla città con un’accoglienza prestigiosa, con la nascita di alberghi degni del lusso dilagante in una parte di Milano.

Dopo il passaggio a Hines (da Unipol) della Torre Velasca ufficializzato pochi giorni fa, nessuno rimpiange questo simbolo architettonico di Milano, (io sì) ma le richieste dell’immobiliare di alto livello si concentrano a Porta Romana, Castello, Pagano, Magenta, Sant’Ambrogio e Brera. Ecco dove si sta costruendo e recuperando al meglio per questo mercato. E quindi residenze esclusive e sofisticate, dall’aria avveniristica e sistemi domotici, giardini pensili, attici con terrazzo ed eleganti townhouse con giardini privati.

Tutto splendido ed entusiasmante, ma chissà cosa ne pensano il pensionato abbandonato a se stesso o il povero all’angolo di una strada di periferia…

1 thought on “A Milano esplodono turismo e lusso, ma si moltiplicano i poveri

  1. Sala non si è mai degnato di visitare le periferie degradate e sembra fare finta di non vedere le decine di senza tetto italiani ridotti a dormire fra i cartoni sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele e Piazza Diaz. Ma evidentemente per lui contano di più gli immigrati irregolari e gli omosessuali. La gente comune non è abbastanza chic o politicamente corretta.

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