Il mercato di gennaio in pompa magna di Marotta ha portato ad Antonio Conte elementi importanti che hanno allungato la rosa sia a livello di quantità e qualità. Se durante il mercato estivo l’obiettivo era stato quello di sostituire i vari Perisic, Icardi e Nainggolan nel migliore dei modi, trovando gli undici titolari giusti per essere protagonista in campionato e Champions, nel mercato invernale si è riusciti a migliorare anche il livello della qualità generale dei sostituti, non sempre all’altezza dei titolarissimi. Un qualcosa di importante che l’Inter potrà sfruttare nella seconda parte di stagione: perché dopo essersi riscoperta come seria rivale nella vittoria della Serie A ai danni della Juventus, può cogliere nella retrocessione in Europa League la grande occasione per arrivare sino in fondo alla competizione europea, senza dimenticare la Coppa Italia.
Dando uno sguardo alle altre presenti in Europa League e pensando al livello generale dell’Inter e soprattutto del suo allenatore, non c’è motivo per non ritenere la beneamata una delle favorite assolute per la vittoria finale di una competizione prestigiosa e che darebbe strada anche per centrare un titolo assente nella gloriosa bacheca nerazzurra: la Supercoppa Europea. Per far questo lo stesso Conte dovrà cambiare mentalità, ripensando a quanto avvenne nel 2013.
Allenava la Juventus, che aveva tra l’altro l’opportunità di ospitare la finale di Europa League in casa: la semifinale si disputava con il Benfica e, il tecnico leccese, decise di mandare delle riserve in campo contro i lusitani per privilegiare un campionato ormai vinto ma con l’obiettivo 100 punti (poi raggiunto) all’orizzonte. Ebbene, la Juve venne eliminata da una competizione in cui era largamente favorita e con la chance enorme di giocare quella finale in casa.
I bookmakers vedono ovviamente l’Inter largamente favorita nei sedicesimi di finale contro il Lugodorets: la probabilità di vittoria di quest’ultimi è pari al 21% contro il 53%, come evidenziano le quote sulla fase finale dell’Europa League. Considerata la Roma e le due inglesi, Arsenal e Manchester United, questo è sicuramente il poker di favorite da cui potrebbe uscire la vincente della competizione europea.
Per l’Inter è l’occasione di rinverdire un’immagine europea non straordinaria negli ultimi dieci anni. Dopo la vittoria del Triplete con Mourinho, la Champions è mancata per 8 lunghi anni dalle parti della Milano nerazzurra, con il ritorno alla coppa dalle grandi orecchie lo scorso anno ed una fine identica a quella di questa stagione: il match point in casa nell’ultima giornata malamente sciupato, con conseguente retrocessione in Europa League.
Appuntamento dunque con febbraio, una seconda parte di stagione che può rivelarsi ricca di soddisfazioni e impegni per gli uomini di Conte: l’Inter dovrà solo decidere come approcciare mentalmente ad una competizione sin troppo bistrattata nell’ultima decade dalle squadre italiane, un tempo protagoniste assolute del Palmares della vecchia e cara Coppa Uefa.
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