L’Emilia Romagna resta a Bonacini, in Calabria trionfo di Jole Santelli

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L’Emilia Romagna si conferma rossa, mentre la Calabria diventa l’ennesima regione che passa al centrodestra. Continua il tonfo inarrestabile dei 5Stelle.

Fallito il colpo grosso di Matteo Salvini in Emilia-Romagna: la Regione va alle urne (con un’affluenza al 67%, il doppio rispetto alle elezioni precedenti) per premiare il governatore uscente del centrosinistra Stefano Bonaccini (51%), che stacca di 8 punti la candidata della Lega Lucia Borgonzoni (43%). La coalizione del Pd premiata con il 48% dei voti, tiene testa il centrodestra con il 45%. Il M5s entra in Consiglio con un risicato 4,7%.

In Calabria invece vittoria del centrodestra e di Jole Santelli (Forza Italia): che si attesta al 55%. Nella Regione del Sud non c’è partita: Callipo (Centrosinistra) si ferma al 30%. I pentastellati con Aiello (al 7,3%) fuori dal Consiglio. Carlo Tansi al 6,5% (il ricercatore del Cnr sostenuto da tre liste).

Il voto ai candidati in Emilia-Romagna In Emilia-Romagna, il governatore uscente Stefano Bonaccini si conferma in vantaggio con il 51,3% dei consensi. Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra, è al 43,7%. Simone Benini, candidato del  Movimento 5 Stelle, si ferma al 3,4%, sfavorito dal voto disgiunto.

Le liste: buon risultato della Lega in Emilia-Romagna, bene FdI in entrambe le Regioni In Emilia-Romagna il dato della Lega è considerevole. È quasi un testa a testa con il Pd: 34,5% contro 32%.

Anche in Calabria il Pd è primo partito con il 16,3%. Il Carroccio è al 12% dietro a Fi (12,5%). Quarto Fdi (11,2%). Il partito di Giorgia Meloni ottiene un buon risultato anche in Emilia Romagna: all’8,4% mentre il partito di Silvio Berlusconi quasi scompare con un 2,4%. Non festeggia il M5s in Calabria, la lista prende il 6,3% (il candidato ha ottenuto il 7,5%). I pentastellati erano alleati con una lista civica. La soglia di sbarramento per le coalizioni si attesta all’8% e i pentastellati rimangono fuori da Palazzo Campanella.

Jole Santelli prima governatrice donna in Calabria Jole Santelli scalza il centrosinistra dalla guida della Regione ed si fregia del titolo di prima donna governatrice della Calabria, incassando con un largo margine sul candidato civico sostenuto dal Pd Pippo Callipo. Indicata negli ambienti parlamentari come la “pasionaria” azzurra, la Santelli, è una forzista della prima ora e con il partito di Berlusconi ha acquisito una lunga esperienza politica. Cosentina, 52 anni, laureata in giurisprudenza, con specializzazione in Diritto e Procedura penale all’Università La Sapienza, è già alla quinta legislatura in Parlamento, dove è entrata per la prima volta nel 2001.

Tonfo del M5s Se il Pd con il segretario Nicola Zingaretti esulta, il M5s nazionale tace di fronte a due dati pesantissimi: un 3,45% ottenuto, stando all’ultima proiezione, dal candidato in Emilia Romagna Simone Benini col partito al 4,7% mentre in Calabria addirittura il candidato appoggiato dai pentastellati Francesco Aiello rischia di non superare lo sbarramento dell’8% e di restare fuori dal Consiglio regionale. Vito Crimi, reggente del Movimento dopo le dimissioni di Luigi Di Maio, fa sapere che parlerà in mattina, davanti alle telecamere finiscono solo i candidati governatori senza ammettere la debacle. (Tgcom24)

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