Ieri si è manifestata nella maniera più plastica la continuità tra il vecchio PCI e il PD.
A Palazzo Marino si discuteva della proposta di Forza Italia di intitolare una Via a Bettino Craxi.
Prima sorpresa: il Sindaco Sala che, intervenuto alla presentazione del libro di Martelli, aveva fatto delle timide aperture, auspicando un dibattito, si è dato assente.
Il primo cittadino non è proprio un cuor di leone. Su un tema che divide la sinistra e che suscita l’ira dei grillini, Sala non ha trovato di meglio che fare il Don Abbondio.
In aula intervengono alcuni coraggiosi consiglieri eletti a sinistra: Marcora, D’Alfonso, Conte. Tutti e 3 invitano a distinguere le vicende giudiziarie di Craxi dalla figura di statista e leader che ha indubbiamente rivestito per un ventennio nella politica italiana.
Intervengono anche i difensori vecchi e nuovi della magistratura: Basilio Rizzo, David Gentili e i grillini.
Silenzio di tomba del PD che assiste silenzioso al dibattito e chiede di non votare nemmeno sulla ipotesi minimale di una targa a Craxi. In pratica la stragrande maggioranza del PD non è d’accordo manco su quello.
Rimane la delusione di vedere partiti che a parole oggi rinnegano le posizioni massimaliste e comuniste ma che poi non sanno riconoscere il valore di colui che aveva parlato di una sinistra riformista e di un socialismo liberale. Siamo ancora fermi all’annientamento per via giudiziaria di chi negli anni 80 seppe imporre scelte di governo coraggiose in politica economica ed internazionale. Ancora oggi si vuole accreditare la tesi che il PSI fosse solo tangenti e che nella prima Repubblica vi fosse un partito degli onesti e uno della corruttela.
La sinistra di oggi non vede i meriti del Craxi visionario di allora. Non si accorge quanto ruolo abbia giocato ques’uomo nel fatto che il Comune di Milano ha ereditato case popolari, istruzione e servizi sociali per tutti.
Speriamo che Milano trovi il coraggio di uscire dalla egemonia culturale dei manettari sul PD milanese e che Sala non si faccia condizionare dalle nuove intese con Beppe Grillo.
Non ci interessava appuntarci la medaglietta di partito che propone di intitolare una via a Craxi, ci interessa che alla memoria di Craxi venga restituito l’onore nella sua Milano.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.