Uno scoppio di luci, una scenografia esplosiva, la comicità dirompente di Fiorello e il Festival di Sanremo ha cancellato le rughe di 70 anni. Fiorello, scanzonato, usa ironia e leggerezza, dà una piacevole sensazione di improvvisazione e naturalezza. Ad Amadeus è stato affidato il compito di “realizzare” il rito imprescindibile di presentare cantanti e canzoni in gara. Le polemiche sono lontane: è bastato l’invito alla pace di Fiorello? Ma certo, la giostra ha preso la rincorsa con le nuove proposte, ma l’attesa è per i big, all’apparenza un’ammucchiata di stili, di espressioni musicali, di giovani rampanti, di icone resuscitate. Tiziano Ferro, ospite, fa volare con personalità, nel riproporre “Nel blu dipinto di blu”
Primo big: Irene Grandi con “Finalmente io” di Vasco Rossi. Rock e grinta per un’”innamorata della libertà”
Diletta Leotta splendidamente in giallo. Impeccabile, ma anche professionale, empatica
Marco Masini con “Il confronto” troppo gridato..l’emozione?
Rita Pavone con “Niente (Resilienza 74)” Tutti in piedi e l’applauso va alla bravura, alla energia, e, sì, alla giovinezza del talento
Achille Lauro con “Me ne frego” Emergente, incisivo: non si dimentica
Diodato con “Fai rumore” Bella voce, intensa. Brano con pathos, non banale
Le Vibrazioni con “Dov’è” Recitato, trascinante, orecchiabile
Chapeau alla voce di Al Bano, ma in coppia con Romina hanno un po’ stancato. Qualche sbavatura c’è, ma vincono il pop e i ricordi. Ospiti comunque applauditissimi. Accattivante il nuovo brano di Malgioglio
Anastasio con “Rosso di Rabbia” Un rap senza respiro, originale, cantato con convinzione
Ancora Tiziano Ferro in “Almeno tu nell’universo” per evidenziare classe, estensione vocale, emozione
Elodie con “Andromeda” Raffinata, elegante, bella. Un brano raffinato, elegante, cantato con personalità
“Noi, donne, non siamo mai innocenti” nell’opinione di molti. Il monologo di RulaJebreal difende l’essere donna, oggi, a testa alta, contro la violenza, gli stupri, il maschilismo imperante per affermare la parità di genere, per invitare a combattere contro i pregiudizi.
Bugo e Morgan con “Sincero” Un caleidoscopio di musica che si irradia. Grande professionalità
Emma con l’emozione a fior di pelle, regina della scena, interprete generosa. Un’ospite da ascoltare con l’anima
Alberto Urso con “Il Sole ad Est” Ritorna il “Bel canto” con la sicurezza, un’intonazione ineccepibile e chiara per un brano che ricorda la tradizione italiana.
Riki con “Lo sappiamo entrambi” orecchiabile, giovane, simpatica
Raphael Gualazzi con “Carioca” Una musica pirotecnica per immaginare… Un musicista eclettico, bravo. Un brano da ballare con gioia.
Il programma per la prima volta può essere seguito dai non vedenti e dai sordi, un’iniziativa contro le emarginazioni.
I compitini sono stati assolti senza intoppi.
Nella graduatoria finale sono risultati ultimi Bugo e Morgan. Ai primi tre posti: Le Vibrazioni, Elodie, Diodato