Capitava, purtroppo capitava spesso ed era ancora un’inconsapevole grave indice di povertà. La cultura, la conoscenza, il profumo della carta stampata e quel piacere di sfogliare le pagine, saranno conquiste dell’educazione scolastica, di un mondo che si muove, tutto da scoprire. E il libro con le sue avventure, le sue memorie, il suo canto poetico diventa la reliquia per raccontare l’uomo, la sua storia, la fantasia, un mondo spesso sconosciuto. Il fatto di cronaca segnalato dal Corriere è decisamente astorico, fuori da ogni logica di “educazione”. “Centinaia di libri ammassati sul marciapiede di fianco al bidone dell’immondizia, vicino all’ingresso di una scuola materna. Volumi di ogni argomento e fattezza, colorati, per lo più in buone condizioni. Eppure destinati al macero. A depositarli lì era stato lo stesso asilo, che non riusciva a gestire una biblioteca con quel materiale” Uno sgombero come se si trattasse di cartacce ingiallite e polverose, quasi che l’ingegno e la fatica umana potessero rappresentare un ingombro. Ma la reazione degli alunni è stata immediata “Alla scuola materna Guicciardi, nel quartiere Dergano/ Bovisa, ieri ne parlavano un po’ tutti, ed è stata anche una lezione di vita. Otto sezioni per circa 200 bambini, molti italiani di seconda generazione. Tutti con in testa un concetto chiaro: la cultura di carta non è una cosa vecchia, da rottamare” E tutti insieme hanno “salvato” 250 volumi, ciascuno con un libro da portare a casa, ciascuno con l’intento di leggere e forse sognare. Alunni preparati a valorizzare, a capire. Ed è anche questa la scuola spesso abbandonata all’iniziativa dei singoli, a fronteggiare le difficoltà per l’incuria dell’amministrazione, ma con la volontà e l’intelligenza di “ben fare”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano