La storia di Paolo e un pezzo di realtà che poteva essere solo difficile e disperata, ma è diventato forza e speranza. Il Festival offre anche questa testimonianza con la grazia della condivisione. Paolo Palumbo è il più giovane ragazzo in Europa a essere affetto dalla Sla. Il 21enne non si è mai fatto abbattere dalla malattia e ha combattuto insieme alla sua famiglia per realizzare i suoi sogni, come quello di essere presente ieri, in occasione della seconda serata di Sanremo 2020 con la canzone “Io sono Paolo”. Ed è una grande lezione di vita.
E che la kermesse abbia inizio. Impagabile Fiorello in una gag improvvisa, ironica, divertente. Il successo della prima serata è indiscusso e, quindi, Fiorello mantiene la promessa impersonando Maria De Filippi con efficacia e bravura, le allusioni e le battute sono leggere, destinate ad un sorriso convinto. E la serata inizia con la liturgia obbligata e la competizione delle nuove proposte. Segue la dedica affettuosa e sentita a Fabrizio Frizzi, per ricordare.
- Piero Pelù – Gigante . Una giostra, per citarlo, di musica e di emozione: una bandiera.
- Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Un tormentone da ballare, una voce mediocre.
- Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Qualità, personalità, voce sicura.
- Levante – TikiBomBom. Gioca se stessa come autore e cantante, dimostrando originalità
- Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Un testo sulle inquietudini giovanili, cantato con grinta.
- Tosca – Ho amato tutto. Austera, essenziale, con una melodia coinvolgente, quasi sussurrata. Grande classe.
Un break per toccare praticamente quasi fisicamente il talento, il grande talento che non ha tempo, che sa rinnovarsi che è emozione pura. Massimo Ranieri e Tiziano Ferro cantano insieme “Perdere l’amore”.
Ma le “invasioni” amarcord hanno la prerogativa della professionalità, della qualità, della presenza autorevole. I Ricchi e poveri riuniti sono una ventata di freschezza e di gioventù con la semplicità di un appeal immediato. Zucchero, un ospite di classe, originale, la musica blues, la semplicità di testi senza tempo. Gigi D’Alessio confidenziale, della porta accanto, autore instancabile, il sorriso nella voce.
E tornando alla gara:
- Francesco Gabbani – Viceversa. La simpatia, la buona fattura del brano, l’orecchiabilità con un impatto immediato. Porge una canzone con malinconia, con garbo. Vincono i sentimenti, il quotidiano.
- Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Buona performance del figlio d’arte.
- Rancore – Eden. Testo non banale, musica che presuppone professionalità.
- Junior Cally – No grazie. Dopo tante polemiche il testo che canta recita “Finché ho i soldi nascosti nel letto /Con la resistenza /Alla dittatura /Del politicamente corretto /Il mio sogno è quello di arrivare in alto /Senza spendere i soldi di un altro”
- Giordana Angi – Come mia madre. Ininfluente
- Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Forse siamo abituati ad un altro Zarrillo che era più convincente.
La classifica provvisoria della seconda serata :
1 Francesco Gabbani
2 Piero Pelù
3 Pinguini Tattici Nucleari
4 Tosca
5 Michele Zarrillo
6 Levante
7 Giordana Angi
8 Paolo Jannacci
9 Enrico Nigiotti
10 Elettra Lamborghini
11 Rancore
12 Junior Cally
PRIMA CLASSIFICA GENERALE del Festival di Sanremo ottenuta sommando le votazioni della giuria demoscopica delle due prime serate. Giovedì serata cover.
1 Francesco Gabbani
2 Le Vibrazioni
3 Piero Pelù
4 Pinguini Tattici Nucleari
5 Elodie
6 Diodato
7 Irene Grandi
8 Tosca
9 Michele Zarrillo
10 Levante
11 Marco Masini
12 Alberto Urso
13 Giordana Angi
14 Raphael Gualazzi
15 Anastasio
19 Rita Pavone
20 Riki
21 Elettra Lamborghini
22 Rancore
23 Bugo e Morgan
24 Junior Cally
Francesco Gabbani, la simpatia e la Bravura