Il Salone dell’Auto saluta Torino. Dopo cinque edizioni di grande successo, una delle kermesse più attese a livello internazionale trasloca, come ormai reso noto negli scorsi mesi.
Le location designate per ospitare il grosso della kermesse sono due: Monza e Milano. Quest’ultima si è subito dimostrata pronta ad accogliere a braccia aperte l’appuntamento, dopo le Olimpiadi. Un altro doloroso passaggio di una manifestazione importante dal capoluogo piemontese a quello lombardo. Alla base di questa drastica decisione c’è stato il malcontento dei responsabili dell’organizzazione. I troppi problemi burocratici, le sanzioni dei Vigili nei giorni prima dell’inizio e alcune restrizioni hanno determinato un irrigidimento.
Dall’altro lato, gli esponenti dell’amministrazione comunale appaiono divisi sul da farsi. Alcuni (anche tra i consiglieri di maggioranza) volevano far prevalere l’anima ambientalista del Movimento 5 Stelle, allontanando la kermesse automobilistica dal Parco del Valentino. Un allontanamento che non doveva riguardare solo il Salone dell’Auto, ma tutti gli eventi fieristici. Una scelta che poteva penalizzare in maniera non indifferente la città, che negli anni ha già perso parecchi appuntamenti di rilievo. Nonostante ciò, quest’anno ci sarà spazio per il Milano Monza Open Air Motor Show, un grandissimo appuntamento che vedrà la pista di Monza come location d’eccezione. Un luogo in cui si respira atmosfera di motori e velocità, che si sposa al meglio con le esigenze dei promotori dell’iniziativa. L’impegno della Regione per conservare il Salone dell’Auto e i risultati ottenuti
La Regione aveva promesso massimo impegno nel trattenere in città il Salone. Dopo gli incontri tra il Presidente della Regione, Alberto Cirio, l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano e il presidente del Salone dell’Auto, Andrea Levy, sono emerse nuove possibilità. L’amministrazione regionale, infatti, aveva tentato di dissuadere gli organizzatori del Salone dall’idea di spostare l’evento. In realtà, in città potrà restare disponibile una sfilata di supercar e il GP Valentino. Per le istituzioni locali si tratta di un piccolo successo, in quanto il legame tra l’evento e il territorio viene parzialmente conservato, dopo i cinque anni di lavoro e organizzazione. Restano le perplessità delle associazioni ambientaliste, che chiedono di non utilizzare il Parco per simili finalità e di applicare i regolamenti previsti. (Moleventiquattro)
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