Via libera del Senato al processo a Matteo Salvini per il caso Gregoretti. Il leader della Lega rischia 12 anni di carcere..
Stretto attorno a Matteo Salvini, il centrodestra ha provato a bloccare il processo: ieri mattina FdI e FI hanno chiesto all’aula di respingere la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini per la vicenda Gregoretti. Ma il loro ordine del giorno è stato respinto da M5S, Pd, Italia Viva e Leu e il Senato ha autorizzato il processo all’ex ministro dell’Interno. “Ancora una volta la sinistra ha utilizzato armi improprie di lotta politica, dimostrando la sua incapacità sul piano parlamentare e governativo. Esprimo la mia totale solidarietà a Matteo Salvini, che da ministro dell’interno ha fatto molto bene a contrastare l’immigrazione clandestina, difendendo così il nostro Paese e portando avanti uno dei punti principali del programma di tutto il centrodestra“, ha affermato la deputata di FI, Benedetta Fiorini.
Vuoti i banchi del governo durante la discussione sulla richiesta di autorizzazione a procedere. “Che pena, senza vergogna“, ha scritto sui social Salvini pubblicando una foto dei banchi, “Governo assente. Vogliono mandare a processo Salvini, non hanno il coraggio di presentarsi in Aula“. “Il senatore Salvini – ha continuato Stefani – ha prodotto elementi che dimostrano il coinvolgimento del governo; vi sono anche delle dichiarazioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e una del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, mai smentite, sulla situazione della nave Gregoretti. C’è stata anche piena conoscenza diretta del dossier da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte“. Così la senatrice ha messo in luce la posizione dei ministri e del premier che non hanno “mai fatto una dichiarazione per contestare la scelta del ministro Salvini“. Claudio Borghi twitta “Che tristezza ascoltare il discorso di Salvini in Senato. Una persona che dice cose normali in mezzo a un oceano di ipocrisia. Questo dibattito non avrebbe mai dovuto tenersi. Il lavoro di riscatto della dignità delle istituzioni repubblicane sarà lungo e doloroso.” “La ruota gira”. Pier Ferdinando Casini arringa il Senato sul caso Gregoretti e raccoglie applausi a scena aperta a Palazzo Madama. Il senatore del Gruppo Misto annuncia il proprio voto contrario: non manderà a processo Matteo Salvini. E la motivazione è la più “politica” di tutte: “Guardate colleghi, quello che oggi succede per Salvini, un giorno potrà riguardare Zingaretti o qualcun altro… Si tratta di decidere se i principi sono validi sempre o solo a seconda delle persone”.
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