Il segretario generale del Comitato Tecnico Scientifico OPL Franco Notarrigo esprime in una lettera inviata a Palazzo Marino e al Prefetto di Milano Renato Saccone perplessità e preoccupazione per le scelte della Giunta che riguardano la Polizia Locale milanese:
Da una lettura dell’articolo pubblicato su di un quotidiano online apprendiamo che la Giunta comunale di Milano (così come dichiarato anche dall’Ass.re alla mobilità, Granelli), si ripromette di svolgere nel 2020, alcune iniziative finalizzate progressivamente a sostituire la presenza nelle strade antistanti gli ingressi delle scuole materne ed elementari, della Polizia Locale milanese con delle telecamere controllate in remoto. Risulta anche che il comune chiederà ad alcune associazioni di riprogettare le zone di uscita delle scuole rendendole pedonali, come ad esempio è avvenuto in Via Venini.
In buona sostanza, viene proposta la sostituzione del servizio di prevenzione sulla sicurezza stradale (garantito a tutt’oggi dalla Polizia Locale nelle strade antistanti le scuole materne ed elementari dei comuni italiani), venga affidato al controllo in remoto delle telecamere.
L’amministrazione Sala persegue così (a noi appare così) con questa sua azione di depontenziamento dei servizi di polizia stradale, proprio laddove i tratti di strada antistante le scuole materne ed elementari (dove la presenza dei bambini, accompagnati dai genitori e dai nonni), necessitano maggiormente della presenza diretta della Polizia Locale di Milano, per esercitare quelle funzioni e compiti istituzionali di polizia stradale di cui sono titolari, invece che affidare a dei dispositivi video che, non sono in grado, in atto, di prevenire e impedire gli nei eventuali incidenti stradali, dovuti spesso all’imprudenza o al comportamento delinquenziale di taluni automobilisti (vedi il caso dell’omicidio stradale commesso nei confronti del compianto collega della P.L. di Milano, Nicolò SAVARINO).
Non avendo conoscenza sulle scelte politiche programmatiche della Giunta Sala (che riteniamo che, così come appare, possono essere prese in contrasto con le vigenti leggi in materia di sicurezza urbana, stradale, etc.), motivo per cui è opportuno che l’Ass.re Granelli, forse non conoscendo quali sono le funzioni e i compiti istituzionali della Polizia Locale d’Italia e degli enti locali da cui dipendono, agisca, entrando nel merito e richiedendo il parere al vertice della PL, per l’eventuale sostituzione o meno del servizio di polizia stradale con personale della P.L. milanese con delle telecamere in remoto.
Ci chiediamo: – un’amministrazione pubblica può disimpegnare da alcune principali e rilevanti attività istituzionali, il personale dipendente della Polizia Locale, senza tenere conto che i servizi cui sono destinati per legge, sono finalizzati a garantire ai cittadini (la tanto decantata, ma scarsamente attuata) sicurezza stradale (vedasi dati ISTAT 2019 sugli incidenti stradali), urbana, ambientale, etc.? – l’ass.re Granelli, in materia di sicurezza stradale ha ricevuto i relativi pareri tecnici, per l’adozione di tali soluzioni che attengono alla sicurezza dei cittadini? – Come può pensare di migliorare la mobilità nelle strade se non pone in essere preliminarmente le condizioni per garantire ai cittadini e agli utenti più deboli della strada (i pedoni piccoli e grandi che siano) la massima sicurezza nella circolazione nelle strade, senza per questo declinare detti compiti all’utilizzo in remoto di telecamere, che, tra l’altro, non possono assicurare quelle necessarie attività di prevenzione, che la presenza umana può dare, come indiscutibilmente oggi è previsto in materia di circolazione stradale?
Forse l’Ass.re Granelli ignora che, contrariamente a quanto proposto dallo stesso, la prevenzione e la sicurezza stradale, urbana, etc., si realizzano nel rispetto delle combinate e disposte norme di cui: 1) agli artt. 1, 3 e 5 della legge 65/86 (meno male che esiste, almeno per quanto riguarda le diverse funzioni di polizia stradale, di PS e di PG, attribuite alla P.L.); 2) agli art. 11, c. 1/lettere “a”, “c” ed “e”, c. 2 e c. 3, art. 12, cc. 1/lettere “d-bis” ed “e”, del D.Lgs 285/92, sulla circolazione stradale; 3) alle norme come previste nei csd. decreti sicurezza.
Invitiamo il Sindaco Sala, la Giunta e il Consiglio comunale tutto (al di la delle appartenenze partitiche e/o ideologiche), a rivedere tutte quelle iniziative, che non mettono in primo piano la sicurezza dei cittadini e, a ridare alla Polizia Locale di Milano il ruolo che le compete (che fino a qualche anno addietro, era la guida tecnico-specialistica professionale di riferimento delle Polizie Locali in Italia), restituendo alla stessa quello status che merita e consentendole di continuare a svolgere le funzioni e i compiti istituzionali, che Le appartengono, anche attraverso un’organizzazione di Polizia Locale che veda protagonisti personale di ogni ordine e qualifica che provenga da ruoli e qualifiche che acquisiscono la propria capacità professionale in un’Accademia nazionale della Polizia Locale, operante a livello regionale, provinciale e territoriale, che abbia le relative conoscenze professionali maturate nell’ambito di dette scuole di formazione, che, in atto, in poche regioni italiane, come in Lombardia sono state istituite e funzionano con risultati eccellenti.
p. Il Comitato Tecnico Scientifico OPL
IL SEGR. GEN.
(Franco NOTARRIGO)
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