Da giorni tra i tassisti e conducenti Ncc circolano molti timori per il rischio contagio visto il continuo contatto con la clientela all’interno di uno spazio chiuso come un abitacolo, timori che sono sfociati in una richiesta formale a prefetto, sindaco e governatore, da parte dei principali sindacati delle auto bianche (Tam, Satam, Unione artigiani, Uritaxi, Unica Cgil, Fit Cisl, Lega coop e Confcooperative). Fanno presente «Noi siamo i più esposti» e chiedono un accesso prioritario alle mascherine e ai disinfettanti che oggi scarseggiano e linee guida da seguire per tutelare la salute dei lavoratori. La richiesta è «un incontro urgente affinché vengano predisposi supporti sanitari ai conducenti per garantire l’opportuna salvaguardia degli stessi e dell’utenza. «Senza polemiche» spiega il presidente di Taxiblu Emilio Boccalini,«Comprendiamo la delicatezza del momento e pensiamo che la salute e la tutela di clienti e operatori vengano prima di tutto».
La Motorizzazione di Milano, a seguito delle tante sollecitazioni pervenute, per garantire le «migliori condizioni del servizio taxi a vantaggio sia degli operatori che dell’utenza», ha deciso di autorizzare, temporaneamente, i titolari di licenza ad installare nella propria vettura un elemento divisorio tra l’area del conducente ed i passeggeri, a condizione che tale elemento risulti facilmente ed immediatamente rimovibile in caso di necessità
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Il divisorio ok removibile ma come in tutti i paesi del mondo anche sottosviluppati, per la nostra sicurezza durante il servizio devono restare montati per salvaguardare la nostra sicurezza da persone poco serie e…