Dal territorio di Milano lettera aperta al Premier
“Gentilissimo Presidente Conte, come rappresentanti di oltre 150.000 professionisti e punto di riferimento nei differenti ambiti della società civile, riteniamo indispensabile sollecitare l’estensione delle misure economiche e fiscali adottate nella zona “rossa”, anche alle aree identificate come “gialle” ed in particolare alla Città Metropolitana di Milano”. È questo l’appello rivolto dai principali Ordini Professionali del territorio di Milano in una lettera aperta al Premier Giuseppe Conte, al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al Sindaco di Milano Giuseppe Sala. Si tratta degli Ordini dei Dottori ed Esperti Contabili – ODCEC di Milano, dei Giornalisti, degli Avvocati, dei Medici, degli Ingegneri, dei Farmacisti e degli Psicologi.
La lettera prosegue in questi termini: “E’ di tutta evidenza infatti, come le limitazioni imposte, a tutela della salute, sia in ambito territoriale che nel contesto internazionale, stiano provocando ingenti danni a livello economico e notevoli tensioni finanziarie sia per le imprese che per i cittadini. Solo a titolo di esempio, in questi giorni negli alberghi milanesi – secondo stime di Federalberghi – l’occupazione delle camere è circa il 20%. Situazione critica anche per i pubblici esercizi che, secondo stime FIPE la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, in alcune aree registrano un calo nel fatturato con punte fino all’80% fra restrizioni, crollo del flusso turistico e della domanda di consumi alimentari fuori casa. Per questo motivo chiediamo a Lei ed al Governo, iniziative di immediata applicazione, quali: proroga di tutti gli adempimenti fiscali al 30 giugno; sospensione fino al 30 giugno dei termini inerenti gli avvisi bonari, i questionari, le richieste di documenti e in generale di ogni termine in materia fiscale o di riscossione imposto al contribuente; sospensione fino al 30 giugno dei termini per impugnare atti, avvisi, cartelle e in generale ogni termine presente in un documento emesso da una agenzia o ente pubblico; sospensione fino al 30 giugno delle rate dei mutui e dei finanziamenti; sospensione fino al 30 giugno da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e, per quanto di loro competenza degli Enti Locali, di qualsiasi azione esecutiva.
L’impatto recessivo di questo evento si inserisce in una fase già di stagnazione economica e rischia, quindi, di trasformarsi in una vera e propria emergenza sociale. Urge dunque un intervento deciso ed immediato che attutisca le ripercussioni per le imprese e le famiglie”. (askanews)
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