Il momento d’emergenza, la chiusura delle scuole e delle attività milanesi hanno segnato cifre di deficit su cui riflettere. A cui si aggiungono l’ansia e l’indecisione di molti milanesi nel decifrare l’entità del pericolo coronavirus. E le contraddizioni, le iniziali ritrosie e l’enfatizzazione del Governo non hanno aiutato i cittadini ad avere un sereno giudizio. La realtà narra di treni, tram, bus, metrò semi vuoti, voli disdetti: un crollo che a catena si ripercuote sull’intero mondo dell’indotto economico. Il Sole 24 Ore ha fatto parlare i numeri e le percentuali “Soffre anche il trasporto pubblico milanese. Si susseguono gli scatti della metropolitana di Milano quasi deserta nelle ore di punta. Secondo una prima stima di Atm, l’azienda dei trasporti milanese, il calo dei viaggiatori sull’intera rete (metro, bus e tram) è del 40% rispetto alla stessa settimana di carnevale 2019. Sull’intera rete Atm i passeggeri al giorno sono oltre 2 milioni, in metro sono in media 1,3 milioni. Un calo stimato del 40% significa circa 800mila utenti in meno al giorno.
Il coronavirus non risparmia neppure i taxi. Dice Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: «I trasporti sono un settore centrale per l’economia aperta del territorio milanese. In questi giorni difficili abbiamo un impatto diretto sulle attività economiche. Solo per i taxi possiamo dire di aver registrato una perdita giornaliera del 50%». E sulla situazione aeroporti “Il sistema Linate-Malpensa, in questi giorni di emergenza, accusa un calo di passeggeri del 32,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (fonte Sea). Una conseguenza del blocco dei voli su Milano deciso, fin qui, da cinque compagnie aeree nel mondo e della riduzione delle frequenze con gli scali meneghini da parte di altre tre. Situazione dettata, prima ancora, dalla diminuzione del turismo e dei viaggi di affari verso l’Italia.”
Al di là della malinconia per le frequenze dimezzate, i ladri di professione, gli aggressori vinti dalla rabbia sono vistosamente diminuiti ed è un indice che Milano è malata di paura, ma prestissimo vincerà.
Da 3 anni Sala e Granelli fanno di tutto per penalizzare la mobilità privata (tolti parcheggi, messe strettoie, cantieri stradali mai finiti che creano traffico, budget per manutenzione strade ridotto all’osso), oltre la ipocrita campagna contro le auto per il PM10 (che tutti i dati Arpa e Ispra evidenziano invece causati al 70–80% da impianti di riscaldamento obsoleti, industria o traffico pesante). Ora però c’è il virus, ed i mezzi più sicuri per la salute non sono i mezzi pubblici ma auto, moto e bici. Ma Sala Non dice nulla, in merito, ed invece di pubblicizzare e sostenere il traffico privato , lascia Area C e B, (e relativa tassa) e continua a lottare contro le auto, convinto forse che il PM10 sia più pericoloso del corona virus..
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