Da 10 giorni le scuole sono chiuse a Milano. Quindi gli studenti delle primarie non consumano i pasti nelle mense scolastiche. Il blocco è attualmente previsto fino a Domenica ma non si esclude una nuova proroga.
Milano Ristorazione ha quindi sospeso la preparazione dei 70.000 pasti giornalieri e il suo Presidente Bernardo Notarangelo ha in maniera intelligente disposto che i prodotti deperibili fossero donati alle mense per i poveri.
Peraltro, da contratto di servizio, il Comune paga a Milano Ristorazione (Miri) solo i pasti effettivamente serviti.
Quindi oggi il Comune non paga MiRi ma non ha ancora comunicato alcuna riduzione dei bollettini per le mense ai genitori.
Per questo ho scritto agli Assessore al Bilancio e all’Educazione affinché dispongano nel prossimo pagamento una riduzione pari ai giorni di pasti non erogati.
La chiusura delle scuole, che peraltro potrebbe prolungarsi, ha già comportato per le famiglie disagi e anche costi aggiuntivi.
Quindi non conteggiare nei bollettini di refezione scolastica i pasti non effettuati è cosa ragionevole e legittima e dovrebbe essere pure scontata.
Tuttavia alla luce della purtroppo già manifesta fame di entrate del Comune nonostante l’emergenza (vedi Area C ancora in vigore , abbiamo preferito mettere per iscritto la richiesta di chiarimento perché con questa Giunta non si sa mai.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Ad oggi la donazione alle mense dei poveri non è stata fatta da Milano Ristorazione, ma da me e dai tanti genitori che stanno pagando il servizio