Com’è cambiato il mondo: sino a pochi giorni fa era la gente a gridare ai politici di andare a casa. Immaginate se fermano Di Maio e deve fare l’autocertificazione che sta andando a lavorare in quanti gli credono. Intanto la direzione generale della Rai ha deciso di non mandare in onda Porta a porta perché spinge all’uscire di casa, mentre prosegue Il Grande Fratello e tutti noi aspettiamo che Rocco Casalino entri nel confessionale per spiegarci come è riuscito a diventare portavoce del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Molte le conseguenze: è stato un attimo il passare da aiutiamoli a casa loro a aiutateci a casa nostra. Al Governo non c’è nessuno pronto a prendere una vera e propria decisione. Il discorso anche più complesso, come i Decreti, sembra essere “Italiani, questa è l’ora della responsabilità: dobbiamo trovare qualcuno a cui dare la colpa!”. Il governo precisa che non c’è bisogno di assaltare i supermercati: “Lo sappiamo già che siete coglioni”. L’unica Verità, di fronte ai nuovi provvedimenti di chiusura dei negozi, è che sembra la volta buona che le offerte di “Poltrone e Sofà” termineranno veramente domenica.
Nel frattempo io mi adatto, ma il bimbo piccolo si sta spazientendo a passare le giornate chiuso in casa: sarebbe tutto più semplice se dalla finestra si potessero vedere dei carri armati in strada. Chissà se quest’idea la possa prendere Casalino, mentre Bersani sembra abbia detto: “Siamo passati da È una semplice influenza a Chi dei nostri figli mangeremo per primo?” Ma subito il Partito Comunista si è ricordato di chiamarsi ora “Partito Democratico”, ma con il sospetto che “i comunisti mangiano i bambini” il Corona Virus sembra averci fatto dimenticare i ragazzi di Bibbiano. Salvini ha dichiarato che “Nei momenti eccezionali servono scelte eccezionali”. Quindi gli toccherà fare un mese senza selfie, Renzi in un’intervista che è obbligatorio cambiare modi di vivere e così sembra si sia iscritto ad un corso di umiltà e Beppe Grillo pare abbia sussurrato: avete visto che abbiamo chiuso tutto come una scatoletta di tonno? La situazione sta degenerando: sui mezzi pubblici ti guardano in cagnesco se fai la mano morta da meno di un metro. Ieri ho fatto una passeggiata e ho visto la mia ombra che si teneva a due metri di distanza, mentre per gli spostamenti è richiesta un’autocertificazione. Nella mia ho scritto: “Sì, è vero: sono un cretino”.
Gian Paolo Serino (Blog Nicola Porro)
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