Il grande sconfitto dell’epidemia di coronavirus è lo stupido movimento antiscientifico no vax. Un movimento che, sull’onda della propaganda e della volgarità grillina, aveva riscosso molto consenso e aveva creato non pochi problemi con numerosi episodi in cui i genitori non vaccinavano i figli. Oggi, invece, se ci fosse il vaccino per il coronavirus nessuno lo rifiuterebbe né a sé stesso né ai figli.
Nemmeno Beppe Grillo rifiuterebbe il vaccino. Anzi, il comico e tragico fondatore del M5S è così convinto dell’importanza della scoperta scientifica per debellare l’epidemia e la pandemia di Covid-19 che sul suo famoso blog, oggi un po’ meno celebre e meno celebrato, ha scritto: “La sfida attuale è quella di trovare un vaccino per il coronavirus. Una volta scoperto, la prossima sfida sarà sicuramente la produzione e la distribuzione in tutto il mondo”. Proprio così: produzione e diffusione del vaccino (che non c’è) in tutto il mondo.
Il grande sconfitto dell’epidemia di coronavirus è lo stupido movimento antiscientifico no vax. Un movimento che, sull’onda della propaganda e della volgarità grillina, aveva riscosso molto consenso e aveva creato non pochi problemi con numerosi episodi in cui i genitori non vaccinavano i figli. Oggi, invece, se ci fosse il vaccino per il coronavirus nessuno lo rifiuterebbe né a sé stesso né ai figli.
Un giornalista intelligente e informato, Luciano Capone, ha notato che Beppe Grillo vuole, fortissimamente vuole proprio l’unico vaccino che non esiste. Infatti, a fargli comprendere l’utilità del vaccino che non c’è è proprio l’epidemia che c’è e miete vittime con una logica da contagio che è uguale in Cina come in Italia e, come sembra che stiano ora realizzando, in Europa, America e resto del mondo. Capovolgendo la posizione di Grillo si capisce perché il comico genovese consideri inutili gli altri vaccini: perché non ci sono più le corrispondenti malattie che, però, non ci sono più proprio perché la ricerca scientifica ha creato i vaccini per debellarle.
Come sempre accade, sono le esperienze negative che fanno crescere, fanno aprire gli occhi e fanno perfino sviluppare il ben dell’intelletto. Il virus più pericoloso di tutti è l’ignoranza che l’Ateniese diceva essere il vero male che ogni volta dobbiamo imparare a superare. Esiste il vaccino per questo virus?
Sì, si chiama cultura autorevole e dobbiamo imparare a riconoscerla rinunciando alle scorciatoie, al risentimento e alla volgare pretesa di trasformare la propria ignoranza in un diritto, come voleva l’assurdo slogan “uno vale uno”.
Giancristiano Desiderio (dal blog di Nicola Porro)
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