Gallera: parte sperimentazione farmaco per l’artrite. Selezionate 692 domande per il personale, presto anche dall’estero.

Milano

“Il nostro collega Mattinzoli sta molto meglio” ha comunicato l’assessore al Welfare  Giulio Gallera “grazie all’utilizzo” del farmaco per l’artrite per il quale la Regione avvia un progetto di sperimentazione “non è un dato scientifico rilevato, ma è un dato oggettivo”, ha detto riferito all’assessore “continua il suo percorso, ma siamo contenti”. e ha aggiunto “Stiamo sperimentando con un progetto che definiremo lunedì il medicinale per l’artrite” nella cura del coronavirus “e il riscontro che stiamo avendo è positivo”.

Per quanto riguarda il “reclutamento di personale” per gli ospedali lombardi, una delle grandi criticità per l’emergenza coronavirus, sono arrivate 1.600 domande di cui sono state selezionate 692 che comprendono 68 medici, 137 specializzandi, 74 medici neolaureati e oltre 300 infermieri.  “Un bellissimo segnale”, ha riferito l’assessore, sottolineando che “oggi abbiamo bisogno di persone che entrano in una situazione complicata, servono persone che accettano di entrare per dare un contributo di cui la Lombardia e la storia gliene sara grata”. L’obiettivo è introdurre personale anche pronto, per questo “verrà inserita nel decreto legge anche la possibilità di avere personale dall’estero”, bypassando le questioni sull’equipollenza dei titoli, ma chiedendo di fatto la sola iscrizione all’albo del proprio Paese.

Gallera ha riferito che già sono avviati contatti in questo senso con Venezuela, Cina e Cuba, spiegando di aver avuto una lista di medici venezuelani e di aver “parlato con il presidente cubano.

“Abbiamo calcolato che in 5 giorni siamo in grado di riattivare spazi “al San Carlo, al San Matteo, a Monza, al Policlinico, al Niguarda tra i 90 e i 130 posti. In questi casi il personale potrebbe essere in parte quello delle strutture, è chiaro però che rimane il problema dei respiratori. L’idea è comunque iniziare a fare i lavori per essere assolutamente pronti da questo punto di vista”. Lo ha riferito durante la conferenza stampa per aggiornare sull’emergenza coronavirus, parlando delle possibili soluzioni alternative al progetto per i 500 posti negli spazi della Fiera. “Andiamo avanti su tutti i piani – ha detto – non lasciamo nulla di intentato: c’è questo grande progetto” per a Fiera con 500 moduli”che sarebbe una risposta potente” ma “contestualmente oggi sono state fatte riunioni perché stiamo capendo i tempi per allestire in aree in disuso di presidi ospedalieri posti letto in terapia intensiva”.

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