Milano e il Coronavirus. Virtù civiche e problemi da risolvere

Fabrizio c'è Milano
Milano come sempre dà prova di grande senso civico. E pure di auto-organizzazione e generosità.
C’è rispetto delle norme, ci sono ordine e calma nelle file, ci sono i primi servizi messi in campo dal volontariato. Milano non è oggi nella situazione di Bergamo, Brescia e Cremona ma non bisogna abbassare la guardia.
Poi ci sono cose che non funzionano ed è  mio compito segnalarle.  Domani nella prima riunione della conferenza dei capigruppo del Comune. È  un organismo che in questa situazione di emergenza ha sostituito il Consiglio Comunale e che si svolgerà in teleconferenza per rispettare le ordinanze. Speriamo partecipi il  Sindaco.
Fra le cose da risolvere c’è prima di tutto la dotazione di mascherine. Serviranno sia per tutto il periodo dell’emergenza ma anche per riprendere in sicurezza le attività.
Ad oggi mancano nelle residenze  per anziani, per Vigili Urbani, per gli autisti e agenti di stazione ATM, operatori Amsa, Taxi  e tutti gli addetti ai servizi domiciliari per anziani e disabili. Non possiamo rischiare di far contagiare chi lavora nei servizi essenziali.
Inutile stare ad aspettare la Protezione Civile e recriminare sui ritardi della macchina Comunale. Ora bisogna comprarle  senza procedure barocche e aiutare a riconvertire, attraverso deroghe e agevolazioni, imprese tessili e biomediche verso la produzione di mascherine e altri dispositivi medici
Anche la spesa sta diventando problematica. I super e il loro personale sono sotto pressione da 3 settimane, la consegna on line non ce la fa. E’ giusto potenziare con volontari e taxi le consegne al domicilio per gli anziani. La chiusura per gli assembramenti dei mercati all’aperto è  stata una decisione semplicistica: andrebbero riaperti solo i banchi alimentari creando così più spazi e mandati i Vigili a controllare il rispetto delle distanze.
Ribadisco che bisogna ridurre non tanto le corse quanto l’orario di funzionamento dei mezzi pubblici: dopo le 19.00 non ha senso farli andare.
Poi, al di là della propaganda, vanno effettuati più controlli da parte dei Vigili.
Inoltre in questa situazione appare utile, dopo aver sospeso Area B e C, sospendere anche l’invio delle sanzioni stradali (40.000 a settimana) e far slittare le scadenze della riscossione (si spera in un decreto MEF).
Infine occorre sospendere il versamento della rata  di Aprile della Tassa di Soggiorno per lasciare liquidità ad aziende pressoché chiuse da 20 giorni.

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