Il gesto ha il pudore della generosità, ma la volontà è determinata, illuminata da un cuore grande così. Ha consegnato di persona al reparto di terapia intensiva di Cremona la sua offerta per contrastare l’emergenza coronavirus. Il messaggio inequivocabile: “Cinquanta euro anti virus”. Il racconto è su Facebook dell’Ospedale “Non c’è aggettivo che possa definire questo gesto di pura bellezza e dal valore umano inestimabile”, raccontano dall’ospedale. Commozione infinita per la semplicità dell’anziano che indica la spontaneità e la partecipazione d’altri tempi. La gratitudine è “difficile da restituire con altrettanta nobiltà e tenerezza”, spiegano dall’ospedale. Tutta una gerarchia di persone, dal medico al portinaio, piegati dalla emergenza ma non vinti, presenti e attenti fino allo stremo. Ma la gara di dedizione continua con i tanti volontari spinti dalla necessità primaria di salvare vite. Ma nessuno ha riferito che tra i volontari abbiano aderito le sardine, basterebbe un numero simbolico che restituisse a queste migliaia di giovani la dignità di essere persone, non solo parole al vento. Anarchici, antagonisti pensano al loro mondo virtuale di odio, non si occupano dei “borghesi” che lottano e a volte muoiono, Parassiti e violenti, senza alcuna giustificazione. Ma neppure la enfatizzata ANPI sempre pronta a sbandierare i suoi valori più o meno inventati, offre uno straccio di aiuto. E…chiamate la Rakete: qui la gente muore, speroni il suo orgoglio e venga a collaborare. 50 euro, tutto quello che poteva, consegnate all’ospedale per ringraziare, per condividere
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano