Sostenere coloro che a seguito del Coronavirus perderanno il lavoro, un appoggio in questo momento di grande difficoltà.
Il Fondo San Giuseppe, istituito dalla Diocesi di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano, si è proposto una missione «Abbiamo deciso di creare un fondo speciale per esprimere la nostra prossimità e offrire un pronto soccorso a coloro che a causa della epidemia in atto non hanno alcuna forma di sostentamento ha spiegato l’arcivescovo Mario Delpini -. Chiameremo questo fondo “Fondo San Giuseppe per la prossimità nell’emergenza lavoro”, affidando il suo funzionamento alla rete dei distretti del fondo Famiglia Lavoro attualmente in attività, riprendendo le modalità stabilite per la prima fase del fondo». La decisione è stata presa grazie ad alcuni donatori che hanno versato al fondo il loro contributo e con l’incoraggiamento del sindaco Sala che ha messo a disposizione risorse dell’amministrazione comunale. «Milano – ha dichiarato il sindaco – ha il cuore grande e nelle difficoltà ha sempre saputo dimostrarlo con fervore. Oggi più che mai abbiamo bisogno di sostenerci gli uni con gli altri, moralmente e anche economicamente. La grave crisi che il Coronavirus sta generando mette in serie difficoltà tanti milanesi. È nostro dovere fare la nostra parte come amministratori: ce lo impone lo spirito ambrosiano. Per questo sosteniamo l’iniziativa della Diocesi di Milano. Aiutiamo chi è più fragile, non lasciamo indietro nessuno, siamo solidali».
Il Fondo parte con una dotazione iniziale di 2 milioni di euro che, uniti al contributo del Comune di Milano di altri 2 milioni, renderà disponibile inizialmente una cifra di 4 milioni di euro che gli permetterà di perseguire i suoi obiettivi anche grazie ai tanti cittadini ed enti che con il loro sostegno ne aumenteranno le disponibilità. Le risorse saranno destinate alle fasce più deboli, quelle più minacciate da una crisi sociale che rischia di esplodere dopo l’emergenza sanitaria. Il Fondo San Giuseppe è dedicato ai disoccupati a causa della crisi Covid-is, ai dipendenti a tempo determinato cui non è stato rinnovato il contratto, ai lavoratori precari, ai lavoratori autonomi, alle collaboratrici familiari e altre categorie di lavoratori fragili. Possono beneficiarne coloro che hanno perso il posto di lavoro dal primo marzo 2020, residenti a Milano e nel territorio della Diocesi di Milano.
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