Mi arrivano – commenta Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega – numerose segnalazioni in merito alla difficile situazione del forno crematorio del cimitero di Lambrate. Non riesce più a smaltire i carichi di lavoro legati ai decessi, causati dall’emergenza coronavirus. Da domenica coloro che moriranno in città senza essere residenti “non potranno essere cremati”. L’impianto di Lambrate è saturo sia in termini di cremazioni che deposito dei feretri. Il numero di salme giunte nel centro di Lambrate è così consistente da aver impegnato la programmazione “sino al prossimo 3 aprile”
In questo contesto drammatico con centinaia di morti e con famiglie che non possono piangere i propri cari, il sindaco Sala auspica che non vengano divulgati ogni giorno i dati sui contagi e sulle morti. Sapere i dati, seppur spesso tragici, è invece importante anche come deterrente, per far capire alle persone che devono rimanere a casa. In questo momento la trasparenza è importantissima e l’informazione ai cittadini è assolutamente necessaria. Io credo che il Sindaco che si vanta di lavorare 7 giorni su 7 giorni e che in questa emergenza sarà ricordato solo per il grave errore del video “Milano non si ferma” e per aver messo in congedo oltre il 70% degli agenti di Polizia Locale, dovrebbe concentrarsi di più su questa emergenza. Non vorremmo vedere, come da Bergamo, arrivare le camionette dell’esercito per prendere i feretri e portarli in crematori in altre zone, anche fuori regione.
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