L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, aderendo all’invito della Cei ai Vescovi a recarsi nei cimiteri della propria Diocesi per «affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia» venerdì mattina si è recato nei cimiteri Greco, Maggiore e Lambrate, sostando in preghiera e tracciando un segno di benedizione per tutti i defunti a causa del virus. In particolare al cimitero di Lambrate, Delpini ha portato la sua benedizione ai feretri in attesa di cremazione.
Delpini ha anche rivolto una preghiera per tutte le famiglie toccate dalla sofferenza e ha incoraggiato e ringraziato i dipendenti comunali dei servizi cimiteriali, , impegnati anch’essi in prima linea nell’opera di accoglienza delle vittime del contagio e di assistenza ai loro familiari.
L’iniziativa di preghiera, a cui ha aderito Delpini, per la Conferenza episcopale è una sorta di «Venerdì della Misericordia». «Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti». Intanto sono arrivate
Venerdì portate dall’esercito, dalla provincia di Bergamo a Cesano Boscone, sono arrivate una ventina di bare con le salme delle vittime del virus, che saranno bruciate nel forno crematorio della cittadina milanese dopo che il sindaco, Ghilardi, ha accolto la richiesta del prefetto di Milano Saccone, che ha chiesto di aumentare l’attività del forno crematorio.
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