Nella consueta diretta Facebook di ieri sull’emergenza coronavirus l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha riferito che “A Milano e provincia ci sono 8.676 positivi, più 347 casi rispetto a ieri. A Milano città sono 3.560, più 154, in buona diminuzione rispetto alla crescita comunicata ieri che era di 247”.
Riguardo poi ai dati regionali “i decessi crescono in maniera ampia ma purtroppo l’avevamo detto che sarà l’ultimo dato a migliorare. Ieri sono morte 458 persone, in tutto dall’inizio dell’emergenza sono 6.818. Si riduce la crescita dei positivi che arrivano a 42.161, 1.154 più di ieri. Gli ospedalizzati sono 11.815 (+ 202) e, positivamente, si registra un’omogea diminuzione degli accessi ai pronto soccorso . I pazienti in terapia intensiva sono 1.330 (+2). Infine i dimessi dagli ospedali hanno raggiunto quota 10.337, più 1.082 rispetto a ieri”.
Gallera ha anche parlato delle strutture individuate per la quarantena di chi non ha la possibilità di fare isolamento domiciliare. “Contiamo in un paio di settimane di attivare oltre 3 mila posti letto” nelle degenze di sorveglianza in tutta la Regione. – ha affermato l’assessore – “Partiremo questa settimana a Garbagnate con 57 posti e a Milano all’Hotel Michelangelo dove ci sono 300 posti che verranno utilizzati per le forze dell’ordine e la polizia penitenziaria che non possono rimanere nelle caserme perché c’è qualcuno positivo
Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore Gallera hanno poi riferito sulla ricerca di test sugli anticorpi del virus “Una task force di esperti della Lombardia ha avviato una valutazione scientifica su più di 100 diverse tipologie di test commerciali per la determinazione degli anticorpi che si sviluppano a seguito dell’infezione da coronavirus, al fine di estendere le possibilità di screening su ampi strati della popolazione”.
“Si tratta di un primo passo – hanno aggiunto Fontana e Gallera – volto all’identificazione delle proposte diagnostiche che diano le migliori garanzie di specificità, sensibilità, semplicità d’uso ed alta velocità e capacità di essere processati. La Lombardia metterà a disposizione i risultati di questa analisi in ambito nazionale ed internazionale”.
Gli esperti, per questa ricerca, potranno disporre e andranno ad approfondire le analisi sul siero di pazienti ricoverati, dimessi e tolti dalla quarantena perché negativi, oltre a quelli risalenti agli anni precedenti, durante i quali l’infezione ancora non era in circolo.
“La ricerca scientifica procederà di pari passo all’immane sforzo che stiamo compiendo per l’assistenza ospedaliera e domiciliare – hanno concluso Fontana e Gallera – al fine di poter disporre di strumenti diagnostici ad ampio raggio e per rilasciare alla comunità internazionale il maggior numero possibile di informazioni, per il presente e per il futuro, utili a debellare questo nemico invisibile”. (fonte mianews)
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