Ma parlare di come farlo domani, si deve. Le cose non si fanno dalla sera alla mattina. Specie qui, dove il sito dell’Inps non funziona, oggi, pur avendo avuto 20 giorni di tempo per organizzarsi. Tridico, dimettiti. Eccolo il sistema Italia, tanto elogiato per ideologia. Abbiamo Il record mondiale di morti; il secondo numero più alto al mondo di contagiati; il record mondiale di medici contagiati, esposti al virus per mancanza di protezioni ed eroici nel curare tutti; ospedali diventati, da luogo di cura, luogo di contagio; un fallimento totale sull’approvvigionamento di mascherine e respiratori; un’Italia non contagiata per intero che è stata però bloccata per intero a protezione non dei popoli, ma delle sanità pubbliche, del sud, impresentabili per stessa ammissione dei Presidenti di Regione del Sud, dopo esser stata terra di baronie, nepotismo e assoluta mancanza di meritocrazia: un marchettificio inefficiente, dove si creavano primariati a go go, per fare consenso politico, cioè raccattare le preferenze.
Quella stessa parte di Italia, cioè centro e sud, messa a rischio dal dilettantismo del Governo che la sera del 7 marzo. Lo stesso Governo grazie al quale -siamo ormai ad aprile- non c’è una famiglia, un lavoratore, un’impresa che abbia ricevuto 1 solo euro di quelli stanziati ormai tre settimane fa. E taccio dello zig zag della comunità ‘scientifica’ italiana, a cominciare dai virologi che ormai si sentono politici e fanno 5 trasmissioni al giorno, dopo aver detto tutto e il suo contrario. Questa storia conferma solo che lo Stato ha di nuovo fallito. Da questa crisi usciamo migliori solo se diminuiamo il peso dello Stato nell’Italia di domani. Ora garantisca l’erogazione bancaria di liquidità che serve alle imprese per salvare, loro, i posti di lavoro italiani; poi vari un colossale piano di investimenti pubblici e incentivi quelli privati; quindi bombardi le troppe regole burocratiche; tagli brutalmente le tasse agli italiani, e poi si levi dalle palle. Altrimenti a una tragedia sanitaria, seguirà quella economica. E avremo buttato via l’opportunità di costruire una grande Italia. E avremo pure mancato di rispetto al sacrificio di chi è morto.
Post Andrea Ruggeri Deputato Foza Italia
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