Si rimane basiti e strabiliati, ma è una sacrosanta verità: antagonisti e anarchici esercitano, con il benestare del comune, opere di volontariato, portando i pasti alle famiglie in difficoltà. Il fatto è già stato riferito da questo giornale e Fabrizio De Pasquale (F.I) lo ha già commentato. Ma nel curriculum di questi abusivi, ladri di palazzi, eredi spesso degli ex brigatisti, facili alla violenza e all’odio per i cosiddetti borghesi, si potrà impunemente innalzare la bandiera della solidarietà. Una solidarietà che sembra opportunamente esercitata per rafforzare il legame con il Comune, che si intreccia con altre onlus che non esaminano coerenze etiche e comportamentali. E così possono fare manifesti con il logo del Comune, continuare la vita “insieme” nel centro che li accoglie e promuovere una Kultura a sé stante che comprende anche l’esproprio. E adesso c’è, per così dire, il “vogliamoci bene” attraverso cui sono stati coinvolti. Spiega Libero “La rete «AiutArci a Milano», progetto ispirato dall’Arci per portare la spesa a casa delle persone più fragili, ha pubblicato un manifesto con tanto di logo del Comune di Milano. «Hai più di 65 anni o non puoi uscire per fare la spesa? Telefona, ti risponderanno i nostri volontari». Sotto, compare l’elenco di tutte le realtà che collaborano al progetto. Dopo il Comune di Milano e le Acli, tra una onlus e l’altra, sono elencate anche le sigle di alcuni centri sociali abusivi. Ad esempio il Lambretta, protagonista di svariate occupazioni fino a trovare casa (illegale) in via Edolo; lo Zam, altro collettivo sgomberato inutilmente varie volte; il «GtaGratosoglio autogestita», che ha occupato perfino spazi del Comune di Milano alla periferia sud della città. E non si dica che il Comune è un’entità astratta che non sapeva…e non vedeva. Sicuramente sapevano gli antagonisti, oggi caritatevoli volontari, ma sempre pronti a “rubare” i diritti altrui.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Meritano una medaglia queste persone che fanno del bene verso gli altri durante questi tempi e non essere etichettati come criminali solo perché hanno dei valori ed ideali diversi rispetto ai vostri.
Quello che fate voi é fare i leoni da testiera, maggiormente repressi dal fatto che voi state in casa, mentre loro escono e fanno del bene, che voi non sapete cosa significhi.