Succede a Milano, la città in cui i rom spadroneggiano, inventano modi fantasiosi per rubare, quelli cosiddetti “regolari” possibilmente non pagano l’affitto, occupano case abusivamente ecc. Ma per una volta hanno sbagliato bersaglio e i loro piani sono finiti…in ospedale, con i protagonisti della tentata rapina. Un episodio, si dirà, che fa sorridere, ma che spinge alla immedesimazione nel “giustiziere”. Tre rom che hanno accerchiato Bruno Danovaro a Milano con l’intendo di rubargli il portafogli. Il motivo? Il 52enne che si stava recando a fare volontariato alla Croce Rossa è un esperto di arti marziali. In meno di qualche minuto i tre rom sono così finiti all’ospedale, dopo la reazione di Bruno che è stata immediata. Non solo campione di arti marziali, ma anche volontario e solidale. “Ho reagito d’istinto – ha detto l’uomo al Secolo d’Italia -. Sono molto dispiaciuto per quanto successo, ma mi hanno aggredito loro per primi. Spero che stiano bene e che serva loro e a tutti i malintenzionati da lezione”. Non so quanto la lezione sia servita ai rom e occorre evidenziare la coerenza di Danovaro: poteva andare a Seoul 1988 con la Nazionale di judo, ma scelse di andare a cercare fortuna negli Stati Uniti, dove ricevette anche un’onorificenza da George Bush per il suo impegno contro il doping nelle palestre. Un raro esempio di correttezza e di impegno civile.