Nonostante le restrizioni anti-covid, la mattina di sabato 11 aprile, nel quartiere romano di San Lorenzo si è svolto un corteo funebre improvvisato. Due gruppi di anarchici e appartenenti ai centri sociali, hanno sfilato dietro al feretro dell’ex br Salvatore Ricciardi, invitando anche gli abitanti del quartiere ad unirsi al corteo, ma sono stati bloccati da Polizia e Carabinieri dopo aver realizzato una scritta commemorativa sulle mura aureliane (“Ciao Salvo, odio il carcere”) . I due blocchi, scrive Il Messaggero, si sono contrapposti in via dei Volsci, luogo storico della sinistra extraparlamentare romana, senza però alcun contatto.
Come di consueto non sono mancati insulti alle forze dell’ordine. In tutto sono state identificate 45 persone che verranno tutte denunciate e sanzionate per la violazione del Dpcm sulle misure di contenimento del coronavirus.
Ricciardi, come scrive il Messaggero, è scomparso all’età di 80 anni dopo essere stato ricoverato dopo una caduta mentre prendeva parte ad una protesta in favore dei detenuti. Aveva iniziato la sua attività sindacale nella Cgil e poi nel partito Socialista di Unità Proletaria (Psiup), fino all’ingresso nella colonna romana delle Brigate Rosse avvenuta nella seconda metà degli anni Settanta.
Condannato all’ergastolo per il caso Moro, nel 2010 è tornato libero mantenendo sempre il legame con le realtà antagoniste di Roma. In questi giorni, sempre nel quartiere San Lorenzo erano apparsi anche diversi manifesti che lo ricordavano (“Grazie Salvo, ti salutiamo a pugno chiuso”)
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