L’orologio della decrescita batte il tempo inesorabile della crisi economica che sta vivendo l’Italia. La Banca d’Italia certifica che ogni settimana il Paese perde 9 miliardi equivalenti allo 0,5% del #Pil, significa che ad oggi già il 3% del Pil, circa 50 miliardi, si sono volatilizzati. Nel frattempo l’orologio della ripartenza è fermo per l’incapacità di un governo che circondato da 450 esperti non è in grado di dare impulso, certezze e indicazioni sulla #ripartenza. La prova del nove del fallimento della progettazione della #Fase2 è nel fatto che per decidere le fabbriche che ripartiranno bisogna incrociare la presenza delle mascherine con il numero di lavoratori presenti. Significa che ad oggi sulla precondizione essenziale, quindi la disponibilità delle #mascherine che è la prima pietra da mettere in questo castello, ancora non c’è nulla. Siamo all’anno zero.
Giorgio Mulè
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