Sala è convinto che la soluzione alla mobilità della fase 2 sia la bici. Pensiamo a una giornata piovosa come oggi, a chi arriva da fuori, agli anziani. Come si fa a anche solo a pensare a una simile soluzione ?
Oggi, nonostante un decennio di ideologia ambientalista talebana, di divieti, di ticket e altre misure per obbligarci in maniera forzosa a scegliere le 2 ruote, a usare la bici è solo il 6% dei cittadini. Perché la bici è bella ma non è per tutti e per ogni esigenza.
Quindi non ha senso pensare di sostituire il mezzo pubblico, usato per il 48% degli spostamenti urbani, con le bici.
Peggio ancora è il rimedio studiato da Granelli: fare piste ciclabili ovunque, magari disegnate col pennello, a discapito di parcheggi, carreggiate e marciapiedi che verranno ridotti.
In realtà i progetti strampalati sulle bici servono a far digerire alla sua coalizione, dove allignano verdi, mamme antismog e gretini, che per un po’ di tempo bisognerà spegnere le telecamere di Area B e Area C.
Tranquilli però! Questo non comporterà chissà quale sfacelo per l’inquinamento.
L’emergenza Covid ha proprio smentito l’equazione inquinamento=traffico privato, visto che a traffico pressoché fermo degli ultimi mesi non ha corrisposto una sensibile riduzione delle polveri.
Pensiamo piuttosto ad adeguare bus e metrò alle nuove esigenze: più sanificazioni, più dispenser di igienizzante, più controlli sul distanziamento, più frequenze e un temporaneo aumento delle linee di superficie, anche ripristinando alcune linee bus che erano doppioni del metrò.
Infine un atto di giustizia verso chi aveva sottoscritto l’abbonamento annuale ed è rimasto fermo. Si autorizzi il prolungamento degli abbonamenti a chi non ha potuto usufruire del trasporto pubblico per 3 mesi.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Che articolo idiota… ma nessuno ha mai visto fuori dal proprio orticello come funzionano (bene) le cose in altro stati?
Articolo triste e poco moderno. Basti guardare alle realtà oltralpe. Finché certi politici ragionano in questo modo non ne usciremo mai. Non avremo piste ciclabili e una società moderna nella quale si viva bene e in salute.
Granelli spara numeri a ca… 1.400.000 di passeggeri al giorno. Sè… bum! Al massimo sono 1.400.000 di entrate nei tornelli perchè volendo, si possono fare anche dieci viaggi al giorno. E poi dopo, 1.400.000 di biciclette.E dove le parcheggiamo in modo da renderle disponibili agli abili ladri milanesi?
Riaprire subito piazza Castello ed utilizzarla come parcheggio per i dipendenti degli uffici della zona!
@Sara. Le piacciono gli altri stati? Si trasferisca, presto!
@Pierangelo. Se lei crede che a Milano, nel mezzo della pianura Padana, con le biciclette avremo una società moderna nella quale si vive bene e in salute, allora è rimasto al mondo del mulino bianco. Anche per lei un accorato invito a trasferirsi al mare.