Milano non ti riconosco più

Milano

Dopo aver affidato in questi anni la mobilità e il decoro urbano a due persone totalmente impreparate e non competenti alla gestione di una metropoli, il sindaco di estrema sinistra Beppe Sala, si prepara a rincarare la dose a scapito dei milanesi e di chi a Milano ci viene per lavorare.

Dopo i devastanti restringimenti delle carreggiate per far posto a piste ciclabili che troppo spesso rimangono strisce di cemento deserte, infatti, cicli e monopattini, quando non sono sui marciapiedi sono in mezzo alla strada, il sindaco ora ha annunciato di voler eliminare 10.000 posti auto per far posto ad altre piste ciclabili e alla realizzazione di marciapiedi più larghi per favorire il distanziamento sociale.

Quindi invece di potenziare il trasporto pubblico, anche in vista del prossimo inverno, si spenderanno milioni di euro per congestionare la città, con un’inevitabile aumento del traffico e dello smog. Ricordiamo che per la fase due si parla di agevolare il trasporto privato, quindi anche con biciclette certo, ma “anche”, sì perché chi deve usare l’auto per andare e per lavorare dovrebbe essere agevolato e non penalizzato, tanto più che un traffico congestionato non farà il bene di nessuno, anzi.

Intanto ATM ha già messo le mani avanti, o meglio, ha messo gli adesivi, sì perché per il distanziamento sui mezzi pubblici a quanto pare non ci sono soldi per dei “controllori” che facciano rispettare “le regole”, quindi ATM se la cava così, nonostante il suo bilancio sia più che in attivo, ATM gestisce, per modo di dire, case popolari, gran parte degli ausiliari del traffico, il bike sharing e svariati appalti all’estero.

Pensate cosa succederà e parlo a questo punto di Ordine Pubblico, quando la città ripartirà, quando i lavoratori provati da mesi di isolamento, con buste paga ridotte, con mille problemi per la testa, si riverseranno nelle metropolitane…!!!

 

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Immaginate poi tavolini ben distanziati per gli aperitivi (l’ossessione della sinistra) marciapiedi belli larghi e una via stretta, con il limite di velocità a 30 km/h, completamente intasata, le patatine diventeranno verdi e i cetriolini grigi.

Una parentesi per il limite a 30 km/h, il motociclista, anche esperto, a quella velocità rischia di cadere come una pera cotta, se poi il fondo non è asfalto ma pavé, se poi è anche bagnato… senza poi considerare chi noleggia gli scooter, molti sono ragazzini inesperti, comunque, questa è una delle tante dimostrazioni che chi pensa queste regole, non ha la minima idea dell’impatto reale sulla vita vera, quella che loro non vivono, chiusi nei loro salotti a ciarlare di ambientalismo, sostenibilità, ecocompatibilità, tutte belle parole che però con una mobilità affidata ad incapaci, non solo non si realizzano, anzi, alla fine si ha l’effetto contrario.

A questo si aggiunge l’assegnazione degli appalti, che oramai da prassi consolidata sino all’epoca di Pisapia, vanno a ditte che iniziano i lavori e quando manca un giorno, un metro, una mattonella, per finirli, abbandonano il cantiere per mesi. Via Monterosa è uno dei simboli, è oramai un’icona dell’inefficienza di questa giunta, ma anche nelle periferie non si scherza, si comincia e poi si pianta li tutto per mesi e mesi.

Vogliamo pensare che il sindaco non ne sia stato messo al corrente, che lui non ne sappia nulla. Quindi se così fosse significa che lui non gira per Milano e che i suoi collaboratori lo stanno prendendo per il naso.

Oppure conosce la situazione e non muove un dito, in entrambi i casi si evince che il primo cittadino non ha certo a cuore l’efficienza della città se continua a ragionare così e a permettere questi continui disastri,

Sala non è certo uno stupido, e allora perché lo fa?

Lo fa per i voti, voti, voti, voti, il movimento trasversale ecotalebano è molto potente e porta voti, in più un indottrinamento sistematico anche nelle scuole ispirato al modello di lobotomizzazione globale guidato dalla nuova eroina delle multinazionali dell’elettrico Greta, porterà nuovi voti, non a caso si voleva far votare i sedicenni.

In più si preparerà una nuova stagione di multe distribuite come le caramelle, perché questi lavori costano e i soldi servono, il Comune deve finanziare centri sociali e campi rom, oltre a studi costosissimi affidati a società che propongono progetti irrealizzabili e quindi, regole sempre più stringenti per auto e moto creeranno le condizioni per poter spremere bene chi lavora, chi è onesto e non può non pagare.

Quindi oltre alle grandi balle delle energie alternative, che ad oggi esistono, per la quasi totalità, solo grazie alla combustione fossile, con la scusa del distanziamento sociale si prepara una nuova ondata di veri e propri sfregi urbanistici per la nostra città.

I risultati saranno, come sempre sono stati sino ad ora, il contrario di quello che viene promesso nelle innumerevoli video apparizioni del sindaco, che dal suo ufficio, completamente scollato dalla realtà cittadina gioca con la Milano come si gioca sui cellulari a “Costruisci la tua città”, però lo fa anche con la vita dei milanesi e dei pendolari, e solo per fare i suoi interessi di partito e dei cespugli che continuano a dargli la fiducia.

La cosa incredibile è che oltre a realizzare opere più deleterie che inutili, questo sindaco e i suoi fedelissimi, fanno cose brutte, ma veramente brutte, le piazze coi pallini sono… sono… non so, cosa sono?

Sì perché oltre allo scempio urbano, alla modifica della viabilità, non c’è nessuna logica valida per lo smaltimento e la scorrevolezza dei veicoli, moltissime di queste piazze poi, sono già diventate territori esclusivo degli spacciatori.

La chiamano “Mobilità Tattica”… Tattica??? Ma quale tattica? Che fenomeni !!!

Purtroppo questi capricci stanno costando già molto ai milanesi e costeranno ancora di più in futuro, ci vorranno anni e centinaia di milioni di euro per rimettere a posto i danni fatti dalle due giunte di estrema sinistra appoggiate dai grillini, ma anche da questi scempi Milano si risolleverà, perché Milano e i milanesi non si meritano questo, non si meritano le vessazioni, non si meritano l’inefficienza e non si meritano le brutture.

Bruno Carmignani

2 thoughts on “Milano non ti riconosco più

  1. Vogliamo sapere quanto hanno speso in questi 8 anni per piste, pistine, piazzette, allargamenti, restringimenti, cancellazioni. QUANTO HANNO SPESO ? Solo per favorire una minoranza di esaltati della bicicletta…

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