De Corato lancia una petizione “Basta piste ciclabili. Il piano della mobilità va condiviso con la cittadinanza”

Milano

Davanti alle polemiche e alle obiezioni platealmente di buon senso, Sala, per sua stessa ammissione “Tira dritto”. E, aggiungiamo noi, la Giunta approva senza discutere o quasi, ma l’abbiamo già detto e ripetuto. Autonomamente declama, s’incazza, prefigura, s’incensa in quel dialogo con la città da Facebook e chi vuol ascoltare, ascolti, ma il suo autoritarismo sta in quell’ideologia politicamente corretta che così si deve fare. Per Sala la democrazia o politica partecipata consiste in quel tour settimanale nei quartieri a prendere l’aperitivo con cittadini scelti spesso dal partito? Un po’ poco…I comitati di quartiere vogliono essere ascoltati? Ma no, forse sono una perdita di tempo…

Ma la rivoluzione della mobilità operata da Sala con una girandola di piste ciclabili, divieti, limiti di velocità è stravolgere vita, abitudini di molti, è creare ingorghi, difficoltà di movimento. Ma anche questo è già stato detto. Una rivoluzione di tale entità andava condivisa con la cittadinanza e con le sue esigenze. Ma Sala “Tira dritto”.  Riccardo De Corato (FdI), di cui ricordo l’efficienza come vice-Sindaco e oggi assessore in Regione, ha lanciato una petizione dal suo sito «Con il pretesto del Coronavirus il sindaco Beppe Sala e la sua giunta vogliono tracciare piste ciclabili in gran parte della città. Si è cominciato con la pista da corso Venezia a Sesto San Giovanni si proseguirà con quella da Bisceglie a Buonarroti per poi continuare in viale Zara, viale Fulvio Testi, viale Certosa, viale Cermenate. E verrà introdotto il nuovo limite di velocità di 30 km all’ora che favorirà ancor di più gli ingorghi dovuti anche ai restringimenti delle carreggiate a seguito del nuovo piano di viabilità cittadino». Un «tale stravolgimento della città afferma De Corato non può essere realizzato senza il consenso della cittadinanza e senza un tavolo di confronto con i commercianti. Chiediamo al sindaco e alla giunta di rivedere tutta la strategia di mobilità ciclabile fatta sotto la spinta ideologica e non col buon senso».

10 thoughts on “De Corato lancia una petizione “Basta piste ciclabili. Il piano della mobilità va condiviso con la cittadinanza”

    1. Cosa c’entra?
      Una pista ciclabile realizzata bene è utile e sicura.
      Una fatta a cazzo di cane è inutile e pericolosa per tutti.
      Non capisci questa differenza? Mi spiace per te.

      1. Voi che parlate tanto e agite poco… sempre a criticar mai a proporre… bella politica… da fascisti. DeCorato torna la tuo paese a rompere le balle

  1. Sono assolutamente d’accordo!
    Pensare che Sala fa le ciclabili in c.c.so Venezia e Buenos Aires, notte tempo, ma non ripara le buche delle strade!!!!
    Propio sabato, in via Chiossetto dove abito, ho fatto una brutta caduta grazie ad un buca, mi sono fatta anche male! Ho scritto una mai a Sala e all’assessore, ma non servirà a nulla!
    Intanto io bloccata a letto con dolori!!

    Distinti saluti.

    Monique Corti

  2. Cos’ e Sala? Il nuovo dittatore? Lui è la sua amministrazione d incapaci..il commercio a Milano è il traino..in 4 anni ne ha combinate di ogni.scarichi merci inesistenti. Strisce blu raddoppiate..ZTL.multe da record.un anno ancora e sparite.Biglietti ATM rincarati..ha rovinato c.so Venezia. Non ne possiamo più. De Corato aiutaci tu.

  3. Vorrei aggiungere la mia firma alla petizione contro la pista ciclabile in corso Buenos Aires
    di De Corato ma nom so come fare per mettermi in contatto con lui.Aggiungo che non sono iscritta a Facebook.
    Grazie

  4. Le piste ciclabili in C.so Venezia e Buenos Aires, sono follia pura. Il traffico veicolare, non va penalizzato in questo modo. Cosi, non si ottengono risultati per nessuno.

  5. Personalmente ritengo sia inutile lamentarsi
    Il sindaco e quell’efebo di assessore, non nuovo a certe scempiaggini, fanno quello che vogliono senza guardare in faccia a nessuno perché loro non sono i nostri amministratori ma noi siamo i loro sudditi e i soldi che spendono? non sono mica loro..
    Occorre una rivolta. Una rivolta sicuramente non violenta ma efficace.
    Quando la legge è stupida, non è dovere rispettarla.
    Io abito in corso Buenos Aires e da quando ci sono le ciclabili non si può più aprire la finestra. Colonne di macchine ferme col motore acceso per far passare quattro deficienti col monopattino o con la bicicletta.
    Quando piove Via Elvezia diventa un fiume, il Seveso esonda, le strade sono piene di buche e il gretino cosa fa?
    Spende i nostri soldi per fare bliz notturni e pennellare le striscie per terra!
    Con le piste ciclabili del sindaco gretino l’inquinamento è raddoppiato.
    Io penso che basterebbe che tutti non rispettassero le disposizioni da deficienti impartite da una manica di incapaci alla ricerca di consensi nell’area radical chic.
    Certo, per chi abita in Corso Magenta o a Brera fa figo andare a lavorare in bici.
    Ma prova ad alzarti alle 6 e a prendere i mezzi! Deficiente!
    Conosco tanta, ma tanta gente che è veramente stufa dell’arroganza di chi ci amministra.
    Se solo potesse aggregarsi!
    Io lo spero:
    Rino

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