Il Sindaco Sala si arrabbia con i milanesi indisciplinati che vogliono uscire e fare una passeggiata dopo più di due mesi che sono chiusi in casa. Lo fa con i toni volgari del manager autoritario. Toni assolutamente inaccettabili e irrispettosi. Ma come si permette? Un comune non è un’azienda! L’azienda è degli azionisti, il Comune è dei milanesi che pagano le tasse. Un Sindaco è lì per amministrare e servire i cittadini, non è il Preside di una scuola. Questo tono autoritario e paternalistico nasconde una cultura di Governo diffusa in tutta la “nuova generazione” della politica italiana, purtroppo. E’ una cultura che sta avendo la sua peggiore degenerazione in questi mesi terribili della pandemia. Siccome la politica, dopo tre mesi, non ha ancora idea di come evitare il contagio, affida tutto al lockdown e al senso di responsabilità dei cittadini. Così se le cose vanno bene il merito è della politica, se vanno male la colpa è nostra. Oltretutto Sala finisce anche sulla stampa internazionale, danneggiando ulteriormente l’immagine di Milano nel mondo! Ma non una parola su quello che le amministrazioni stanno facendo per proteggere le persone a rischio, per isolare e tracciare i positivi e chi è entrato in contatto con loro, nulla, dopo anni di retorica delle giunte di sinistra a Milano, sulla effettiva capacità di rendere efficienti i servizi territoriali socio-sanitari, nulla su come organizzare i trasporti per renderli sicuri, nulla su come aprire gli asili e le scuole ora, non a settembre. L’unica risposta per il futuro sono le piste ciclabili. Tutti in bici. Si vede che questa amministrazione dell’élite di sinistra non ha idea di cosa voglia dire svegliarsi presto la mattina, dover portare i figli a scuola, andare in macchina a lavorare o fare un’ora sui mezzi pubblici. Altro che bici. Altro che pezzi di piste ciclabili fatti con la vernice riducendo ancora lo spazio per le auto. Il traffico e l’inquinamento a settembre sarà decuplicato. Con buona pace del sindaco green. Milano è una grande città produttiva, i milanesi che vivono nella città metropolitana lavorano e sono la locomotiva del Paese. Meritano protezione, rispetto e meritano un’amministrazione cittadina in grado di difenderli dal rischio del contagio. I primati di Milano sono i primati di chi vive e lavora a Milano, non certo della burocrazia comunale.
Stefano Parisi
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845