“Da oggi lanciamo la banca del plasma iperimmune, questo vuol dire che da qui ai prossimi giorni con le indicazioni del San Matteo di Pavia, sarà definito un protocollo per la donazione del sangue e del plasma e definito questo protocollo inizieremo a fare raccolta di sangue e plasma, partendo dai guariti”: lo ha annunciato ieri l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera durante la conferenza stampa per la presentazione dello studio per la cura del coronavirus con il plasma, avviato dall’Irccs San Matteo di Pavia e dall’ospedale di Mantova.
Anche il presidente della Regione Attilio Fontana durante la conferenza stampa è intervenuto sull’argomento “Questa mattina ho avuto un colloquio con il ministro Speranza che mi ha confermato che anche il Governo ha mostrato particolare interesse per proseguire in questa iniziativa”. Fontana ha riferito che il Governo ha indicato “a sua volta come punti di riferimento le Università di Pavia e di Pisa con ulteriori sperimentatori gli ospedali Mantova, Brescia e Bergamo”. Si tratta di una sperimentazione, ha detto “che accende una grandissima speranza”.
A margine della conferenza stampa l’assesore Gallera ha parlato dei test sierologici “Domani (oggi ndr) c’è una Giunta in cui dovrebbe andare una delibera che regolamenta e disciplina i test sierologici. Metteremo delle regole e quando saranno approvate dalla Giunta le comunicheremo”. Gallera ha inoltre ricordato che “il Ministero della Salute è uscito più volte su questo tema, sabato anche con un’ulteriore linea guida molto chiara e netta dicendo che i test sierologici non possono sostituire i test molecolari e hanno una valenza epidiemiologica e non diagnostica”. “Hanno la funzione della costruzione della ‘fotografia’ – ha detto – non a caso il Governo ne sta attivando uno a cui noi abbiamo aderito che prevede 150 mila test su 60 mln di abitanti”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845