CAG in appalto, il Comune chiude ma il Municipio 4 riapre

Milano

“Abbiamo riattivato un servizio importante per diversi bambini delle famiglie in difficoltà economica e sociale del Corvetto, che al Comune di Milano pare essere sfuggito, riducendo così quella sorta di ‘discriminazione’ venutasi a creare tra minori che beneficiano del servizio erogato dai Centri di Aggregazione Giovanile del privato sociale in accreditamento e quelli che utilizzano gli stessi servizi erogati in appalto. Un intervento, che per quanto circoscritto, conferma la nostra attenzione concreta nei confronti delle fragilità e testimonia il ruolo che possono svolgere i Municipi se guidati in un certo modo. Purtroppo, amara constatazione, l’attuale amministrazione invece di valorizzarci, ci ignora considerandoci un’appendice pressoché inutile”. Lo afferma il Presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi, rendendo nota una delibera della sua Giunta, che ha messo a disposizione le risorse necessarie per riattivare, almeno per quest’ultima parte dell’anno scolastico il servizio erogato fino a fine febbraio presso il Centro Polifunzionale Polo Ferrara. A seguito dell’entrata in vigore, a fine febbraio, dei primi provvedimenti governativi per limitare il contagio da Covid-19, che hanno prima disposto la chiusura delle scuole e poi sospeso ogni attività didattica in presenza, il Comune di Milano ha sospeso le attività svolte da Centri di Aggregazione Giovanile, chiudendone le sedi se comunali. “Dall’inizio del mese di marzo – spiega l’Assessore ai Servizi Educativi del Municipio 4 Laura Schiaffino – ritenendo che l’attuale situazione di distanziamento sociale potesse aggravare le difficoltà per i minori più fragili, ci siamo attivati nei confronti sia della struttura amministrativa municipale e centrale, sia dell’Assessore comunale competente per ottenere la riattivazione del servizio con modalità a distanza.

A seguito di analoga iniziativa promossa dai soggetti del privato sociale che gestiscono il servizio in accreditamento, il Comune a fine marzo ha autorizzato tale modalità. Per dare la stessa possibilità anche ai minori che frequentano i centri di aggregazione giovanile comunali gestiti in appalto, la cui attività è a tutt’oggi sospesa, abbiamo messo a disposizione i fondi necessari per un progetto che potesse almeno consentire di arrivare alla fine dell’anno scolastico”. Con l’avvio dell’emergenza Coronavirus, stigmatizza il Presidente Bassi, “Palazzo Marino ha chiuso le sedi municipali senza nemmeno darci comunicazione o concordare alcunché. Proprio quando serviva stare di più sul territorio, è prevalsa una logica verticista e centralista. Pur con tutto (e sottolineo tutto) il personale in ferie o smart working, noi abbiamo proseguito a lavorare e sono orgoglioso dei tanti interventi che siamo riusciti a mettere in campo, soprattutto nei quartieri più difficili, per portare sollievo a chi ha bisogno. Al netto dei limiti imposti dalla nostra scarna struttura, abbiamo dato prova di saper operare anche in situazioni difficili e complesse come quella contingente. E’ davvero triste però, constatare la scarsa considerazione che il più delle volte ci riserva la Giunta comunale, che non ci reputa in grado nemmeno di poter organizzare una rete di distribuzione per le 300mila mascherine che Regione Lombardia ha destinato ai Municipi della città con il risultato che uno strumento utile e necessario, invece di essere già a disposizione dei cittadini probabilmente è ancora in qualche deposito”.

 

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