Mercato immobiliare a Milano: -18%, ma mutui più convenienti

Milano

Calo dei prezzi del mercato immobiliare quasi dovunque (media -2,1%).

L’emergenza coronavirus ha messo in crisi il mercato immobiliare, con un ribasso di circa il 18% del fatturato. A fine aprile, secondo l’ultimo aggiornamento di Scenari Immobiliari, la variazione dei prezzi residenziali si è attestata in media al 2,1 per cento.

Lo scenario di mercato riportato dal Corriere della Sera prevede che quest’anno le compravendite si attesteranno a 470 mila, contro le 615 mila dello scorso anno.

Le agenzie immobiliari sono tornate operative dal 4 maggio, ma certamente sarà impossibile recuperare le perdite entro la fine dell’anno.

Il 34 per cento dei proprietari di casa il cui valore è inferiore a 300 mila euro si è detto disposto ad accettare ugualmente un’offerta più bassa rispetto al valore della casa pur di vendere l’immobile.

Tra le grandi città, il valore più negativo è stato registrato da Genova (-2,1), seguita a ruota da Bari (-2,0) e Catania (-1,5). Prezzi in calo di oltre l’1 per cento anche a Napoli (-1,2), Torino (-1,2) e Verona (-1,2), mentre a Roma la variazione fin qui è stata dello 0,3 per cento.

Milano è stato uno dei capoluoghi più colpiti dalla pandemia. I prezzi delle case messe in vendita ad aprile sono in calo dello 0,9% rispetto al mese precedente. A stabilirlo è l’ultimo indice dei prezzi di idealista che ha rilevato la situazione del mercato nel mese della pandemia, evidenziando un effetto shock sui prezzi delle abitazioni in vendita, non tanto per l’entità del calo ma perché inverte una tendenza in atto da 5 anni a Milano: nell’ultimo anno l’aumento dei valori è stato di 14,1 punti percentuali. Certo, qui bisogna andare a vedere i quartieri, in alcuni dei quali si conferma il trend in aumento.

L’andamento negativo dei valori si è diffuso nella metà delle zone cittadine, 9 delle quali segnano cali che vanno dal -4,3% di Corvetto-Rogoredo a un -0,2% a San Siro-Trenno-Figino. Il mese appena trascorso ha visto cali significativi anche in Certosa (-4,1%) e Cermenate-Missaglia (-3,4%), che si vanno attenuando in Città Studi-Lambrate (-1,9%), Forlanini (-1,8%), Vialba-Gallaratese e Porta Vittoria (-1,4%) e Lorenteggio-Bande Nere (-0,7%).

Le migliori performance invece spettano alle zone di Comasina-Bicocca (4,2%), Vigentino-Ripamonti (3,4%) e alle zone centrali: in Garibaldi-Porta Venezia si registra un aumento del 2,7%, seguite dal Centro Storico dove i prezzi salgono del 2,2%.

Aumentano invece in modo più lieve le aree milanesi di Fiera-De Angeli e Baggio (0,7%), insieme a Navigli-Bocconi e Famagosta-Barona (0,4%).

Secondo le stime del Sole 24 Ore i prezzi ritorneranno a salire dal 2021.

D’altra parte, in un momento di generale incertezza, gli immobili possono anche essere un investimento attrattivo. Per questo, anche in questo periodo, le banche continuano a investire sul mercato immobiliare, presentando prodotti sempre più accattivanti e proponendo mutui a tasso fisso con durata trentennale anche sotto l’1%.

Ecco quindi un paradosso: in un momento drammatico come questo, molti si vedono purtroppo costretti a sospendere le rate del mutuo, ma aprirne uno è molto più conveniente rispetto a prima.

Andrea Curcio

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