M4 la storia infinita. Quattro anni di cantieri, se va bene altri tre, con ritardo di uno, ma c’è il Covid e forse per chiudere si andrà al 2024. Schiacciati, nascosti dalle cesate, i commercianti tutti hanno subito disagi e danni. C’è chi ha chiuso, chi si è spostato e chi ha resistito. A fatica, perché i bandi sono ben poca cosa, rispetto a fatturati falcidiati del 30-50%.
Brutto momento quando si abbassa una saracinesca, per il commerciante e per i residenti, che perdono un volto noto, un riferimento, le sue vetrine illuminate, cadendo nell’isolamento e nell’insicurezza. Nel lockdown ti affacciavi alla finestra e vedevi il deserto. Ora da lunedì i quartieri dovrebbero riprendere vita, da tutto chiuso a tutto aperto, ma come? Con tutte le precauzioni, con il distanziamento. E qui sta il problema, che diventa un dilemma per bar e ristoratori. Dove faccio sedere i Clienti? Quanti? Conviene? Apro, non apro?
Il Comune ha pensato di ovviare alla perdita all’interno anche del 70-80% dei posti con il recupero all’esterno, chi ha il dehor lo allunga, chi non lo ha mette i tavolini sui marciapiedi e in strada. Una città che vive all’aperto tutti con mascherine, ma seduti al sole. È già un sollievo! Se la strada è stretta, si può andare più avanti, verso piazze, slarghi, giardini. Se. Perché gli esercizi lungo M4 hanno marciapiedi anche di 80-90 centimetri e strade non solo strette, ma a volte accennate, percorsi carrabili a dieci all’ora di accesso alle proprietà come in via Foppa, o passaggi esclusivamente pedonali come in via San Vittore (nella foto di apertura), dove in mezzo c’è il cantiere. In via Lorenteggio non stanno meglio, al centro della via c’è il tracciato dei cantieri, ai lati i passaggi, già tortuosi. In via De Amicis e Piazza Vetra uguale e così con qualche eccezione per i quindici chilometri delle tratte est, centro e ovest.
Se ne sono dimenticati? Ma Ristoratori e Bar non ci stanno. Se in Lorenteggio si è fatta sentire un’associazione, Alessio Fusco del ristorante Bebel in Via S Vittore ha iniziato a formare un gruppo Facebook Ristoranti e Bar tra M4 e Covid. Hanno aderito i ristoranti Carbonaia Carne, Carbonaia mare, il Simon’s bar e il Caffè pasticceria Tur de Milan di via San Vittore, poi in via Foppa La Baita del Formaggio e il ristorante pizzeria Sant’Ambrogio.
Insieme hanno inviato agli Assessori Tajani, Granelli e Maran le loro proposte. Una, tagliata su misura per loro, chiede di esaminare la possibilità di mettere a disposizione le aree di cantiere inutilizzate, quale è ad esempio il Manufatto Foppa 8 fermo e chiuso da due anni, o parte dell’enorme area del cantiere S. Vittore, che passate a breve le talpe, è previsto venga coperta, E ancora la possibilità di utilizzare la piazza S. Ambrogio o il Parco Solari.
L’ultima ratio è quella dell’indennizzo perché gli esercenti vogliono lavorare, i cittadini vogliono tornare a vivere, in sicurezza.
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Come Pietro Linzalone, Presidente Ascom San Vittore, ho firmato la lettera e invito esercizi, commercianti e loro Associazioni, Comitati e residenti di M4 a fare lo stesso.
Orietta Colacicco
Segretario e Portavoce Comitato Foppa Dezza Solari e
Co Coordinatore Generale delle Commissioni di Piattaforma Milano