Mezza Milano è finita sotto acqua e fango ma molte famiglie sono rimaste senza energie elettriche.
Migliaia di immobili sono rimasti in blackout fino a ieri pomeriggio, e i centralini di A2A/Unareti non erano purtroppo attrezzati per rispondere a molti utenti. Alcuni palazzi hanno dovuto aspettare questa notte per rivedere la luce.
Con molte famiglie a casa in smartworking questi disservizi sono stati gravi. Soprattutto sarebbero stati impensabili con la vecchia AEM, simbolo di efficienza ambrosiana. Invece l’odierna A2A è una società che macina utili ma lesina risorse sulla manutenzione della rete elettrica e sui pronti interventi. Questo è inaccettabile. Il Comune di Milano, azionista di maggioranza, faccia presente al vertice di A2A che l’attenzione al servizio e alla sicurezza dei milanesi deve essere priorità per l’azienda.
Anche il Comune deve cambiare registro. Il Sindaco come al solito ha girato la responsabilità su chi ha fatto ricorsi, ma a 6 anni dall’approvazione del progetto Vasche è una scusa che non tiene.
Ma Vigili a bloccare il traffico nella notte del diluvio non ce ne erano e per in questo in molti sono rimasti bloccati nei sottopassi. La manutenzione delle caditoie e delle fognature poi è un disastro e va in crisi con poca pioggia, figuriamoci ieri.
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.