Un Bed and Breakfast di Milano trasformato in casa d’appuntamenti dove due ragazze dell’Est europa esercitavano la prostituzione nella fase più acuta del lockdown. E’ stato individuato dalla polizia dopo alcuni accertamenti mirati effettuati in seguito alle lamentele dei condomini dello stabile di via Silva, in zona Portello, che avevano notato un via vai sospetto dall’appartameneto. Così sabato scorso è scattato il blitz che ha portato alla denuncia di un bielorusso di 32 anni, accusato di sfruttamento della prostituzione ai danni di una giovane ragazza russa. Un’operazione tutt’altro che semplice: i poliziotti, dopo essersi qualificati e aver insistentemente bussato alla porta d’ingresso, sono infatti stati costretti a chiedere il supporto dei Vigili del Fuoco per poter accedere nell’appartamento dalla finestra del terzo piano grazie all’utilizzo di un’autoscala. Sparisi nell’appartamento o nascosti in borse, armadi e porafogli c’erano creme, lubrificanti, salviette umidificate, profilattici e toys erotici. Sono stati rintracciati e e sequestrati circa 14mila euro in contanti, somme ritenuta dagli investigatori come provento dell’attività di prostituzione.
Durante le indagini sono stati ascoltati anche diversi clienti dell’B&B che hanno confermato agli agenti di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con due giovani ragazze di origini russe (il prezzo oscillava fra i 200 e i 250 euro per circa un’ora di prestazione) precisando, tra l’altro, di essere entrati in contatto con la prostituta attraverso il sito d’incontri “EscortForumIt.xxx”. Dai successivi accertamenti è emerso come la registrazione al portale, i pagamenti necessari per le inserzioni, le informazioni sulle ragazze e i relativi recapiti da contattare per prendere appuntamenti, fossero stati effettuati da persone di origini russe e bielorusse su cui ora sono in corso approfondimenti investigativi. Subito dopo il blitz nell’appartamento di via Silva, tutti gli annunci sono stati cancellati da tutti i siti di incontri. Gli investigatori sono convinti che quest’operazione di inquinamento di prove documentati sia avvenuta durante il blitz e in particolare quando ragazza e il suo sfruttatore impedivano agli agenti l’accesso nel B&B.Le indagini della Polizia proseguono per ricostruire l’intero organizzazione dell’illecita attività di prostituzione. (askanews)
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