Ma sì parliamo ancora di piste ciclabili disegnate da quel genio di Maran, che davanti agli ingorghi lì da vedere a Porta Venezia e piazza Oberdan non può che ammettere “Tutte le città europee stanno tracciando cosiddette ‘ciclabili di emergenza’ in sola segnaletica. Il vantaggio è che essendo interventi leggeri laddove vi sono problemi si può intervenire e migliorare facilmente. E’ chiaro che piazza Oberdan ha delle difficoltà e nei prossimi giorni si faranno delle migliorie. Poi se riduci la capacità delle strade è chiaro che hai più spazio per le bici e i pedoni e meno per le auto”. E allora in questa novella Amsterdam, ripensiamo e rifacciamo. Alla dichiarazione di Maran sui social risponde Daniele Rosina “Vai all’estero e capirai come funziona la mobilità, a Milano siete indietro di trent’anni, con le macchine ancora sui marciapiedi, pochissimi parcheggi interrati e pochissime piste ciclabili. Ma quando è che vi svegliate??” e Cecilia Smeraldi ”Pierfrancesco Maran fareste miglior figura ad ammettere di aver sbagliato e a rimediare subito”
La miglioria si spera non sia peggiore dell’esistente, perché già il sovrannumero di piste ciclabili manda in tilt la mobilità dei milanesi, ma non è certo il tempo di un tira e molla inconcludente. Dichiara Fabrizio De Pasquale (FI) – “Come se non bastassero i problemi determinati dal Covid, Sala sta sfasciando una cosa che funzionava, cioè la viabilità in corso Venezia e corso Buenos Aires. Pur circolando meno auto di prima, il traffico è impazzito per le strettoie imposte alla viabilità da Granelli e Maran. Le ciclabili sono inutilizzate nei giorni lavorativi ma producono congestione e smog. Sebbene molto scettici sull’intervento, decine di vigili urbani, devono star lì per evitare incidenti. I provetti geometri Granelli e Maran prima sbagliano e poi rifanno righe e incroci a spese e danno dei cittadini. È già successo lo scorso anno in piazza Repubblica e piazza 24 Maggio. E’ chiaro che piazza Oberdan ha delle difficoltà e nei prossimi giorni si faranno delle migliorie”.
Anna Ferrari
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Dimissioni e subito
Questi sono come Renzi: “Se perdo il referendum lascio la politica”… E’ ancora lì