E per chiudere il cerchio della disapprovazione e dell’irrazionalità delle piste ciclabili in zona Porta Venezia, arriva la bocciatura della polizia locale, visibilmente irritata nel dover dirimere il caos di auto e di bici. Per ora la decisione di Sala ha prodotto un aumento dell’acquisto di biciclette del 60% e la soddisfazione dei ciclisti abituali, ma i cosiddetti tecnici, cioè i ghisa sono più che disorientati. Danilo Vincini, segretario Sulpm dei vigili, boccia le ciclabili in corso Venezia e Buenos Aires, tracciate con la vernice e dichiara a Il Giornale «Una volta c’era la divisione traffico della polizia locale che oltre a pianificare dava anche il parere legale sulla fattibilità delle piste ciclabili. Poi l’hanno chiusa, la pratica è passata ad Amat. E i risultati sono quelli che si vedono.. Va ripristinato lo status quo o si mettono in pericolo i ciclisti, già anni fa la polizia locale disse un no secco a uno studio di fattibilità analogo». E va oltre: «Mi preoccupa ancora di più il progetto su viale Monza, in quel caso la pista sarà disegnata a sinistra, verso lo spartitraffico». Osservazioni di buon senso ed è perfettamente inutile minimizzare, vero Sala? Ma la considerazione che i Ghisa non abbiano avuto accesso al tavolo dove si progettava e i cambiamenti fossero stabiliti senza il parere di chi ogni giorno vive sulla strada, denota ancora una volta quanto poco interessa Sala la vita quotidiana dei cittadini. E, naturalmente, quale considerazione abbia dei Vigili.