Ma quanti giorni all’anno i milanesi possono sfrecciare in bici, se piove, se nevica, se fa un freddo polare?

Milano

E’ giusto: ognuno dica la sua con la propria visione e con le proprie esigenze. Quello che mi dispiace è che a 70 anni non è il caso di sfrecciare in bici perché non so farlo e perché il farlo è una necessità nei giorni di sole, nei giorni di neve e nei giorni, soprattutto, di pioggia. Sicuramente nella seriosa e occupatissima Milano nessuno griderà “Ma dove vai bellezza in bicicletta?” per non sentire risposte ultimative “Sono affari miei”, ma se è stato facile prefigurare “le gambe al vento” d’estate, un po’ meno è immaginare file e slalon con un freddo polare o sotto la pioggia battente. Ma questa è la soluzione di Sala e Maran per la mobilità. Il problema delle buche che diventano voragini e dei graziosi laghetti sparsi qua e là sulle strade sembra non preoccupare nessuno, eppure…Hanno brontolato e manifestato mercoledì scorso anche i ciclisti con motivazioni che possono anche non essere condivise, ma che, dopo le infinite polemiche, hanno il loro peso. Per dire, tutti contro l’amministrazione. “Per farci sentire – spiegano i membri del movimento ambientalista dei ciclisti – abbiamo deciso di manifestare ancora una volta, nel rispetto di tutte le misure da seguire in questa Fase 2, contro l’amministrazione che preferisce non affrontare il problema, che non vuole mettere in discussione il proprio operato e non vuole confrontarsi con chi dovrà fare i conti con le ripercussioni delle loro decisioni”. Per essere chiari il movimento vuole mettere in luce “l’urgenza di agire per garantire un futuro alla vita su questo pianeta e che continua a ragionare solo in termini economici di Pil e di crescita”. (Ma Sala allora è un finto green) Ma il nodo a prescindere dalle considerazioni ambientaliste è: Quanto e per quanti giorni si può usare la bici a Milano? Uno studio di Libero è chiaro prendendo a riferimento la situazione dell’anno scorso e sintetizza “Sommati i giorni di pioggia, neve, caldo insopportabile, fanno 150 giorni, mal contati, in cui inforcare la bici non sembra essere idea geniale, pena arrivare in ufficio madidi una volta per l’acqua, una per il sudore…Ce lo vede lei, sindaco, un milanese medio a pedalare con la cerata addosso o con un poncho e l’ombrello? A Milano non mancano le ciclabili, manca la mentalità (adesso ci arriviamo); e quella si forma per un motivo, non per costrizione”

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