Giù le mani da SanSiro, giù le mani dalla Storia

Milano

Giù le mani dalla Storia, tuona il Corriere alla Notizia del serafico ministro ai Beni culturali che ha deciso “Si può abbattere San Siro” Una valanga di polemiche, di giusti risentimenti sui quotidiani. San Siro è un simbolo di Milano, memoria di trionfi mondiali nel mondo del calcio, riconosciuto dal mondo intero come un Tempio da preservare. Intere generazioni hanno gioito e sofferto nello stadio Meazza, segnando l’evolversi del costume, della società. Scrive il Corriere “Quando poi nell’orrendo linguaggio architettonico-burocratese sentiamo parlare di una non ancora definita «rifunzionalizzazione» del Meazza, il moto di repulsione è istintivo. «La storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie», ha scritto Alexis de Tocqueville, filosofo, politico, storico. San Siro sarà sempre l’originale e avrà sempre un valore storico e culturale. La copia, mai.” E Il Giornale osserva “Qui non si tratta di difendere una chiesa, quella del calcio, ma di capire perché e per come si intenda cancellare, con la scusa dell’interesse culturale, quello che rappresenta davvero un timbro sul passaporto internazionale della città di Milano. «La prima volta che vedi lo stadio Giuseppe Meazza è impossibile non avere un sussulto. Quando è illuminato, sembra una nave spaziale atterrata nella periferia milanese». Lo ha scritto Tony Evans, direttore del Times.”

Un post di Marco Bestetti presidente del Municipio 7 così commenta

La Soprintendenza tutela ruderi fatiscenti, ma permette di abbattere lo stadio San Siro, monumento sportivo dell’Italia nel mondo..Vi sembra normale?

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