Passavo un po’ distratta davanti a un bar vecchio, un po’ stantio, due tavolini in un dehor improvvisato e due clienti. Il proprietario, grembiule candido e largo sorriso, sembrava ammirasse il sole e la nuova giornata. Aveva riassunto la sua filosofia di vita in una frase che campeggiava gigantesca su un cartellone appeso “Finchè c’è pane c’è speranza”. Commovente il suo ottimismo che dava forza a chi entrava. Il bar aveva riaperto da due giorni. Si ricominciava e nella madia, come una volta, era custodito il pane. Non sembri retorico dire chapeau a chi pervicacemente si è disperato, ma ce l’ha fatta e il tempo consoliderà la precarietà di oggi.
E’ tornato dietro il suo banco al mercato dopo tre mesi di inattività Beppe Dana, ambulante di Milano, nel quartiere Niguarda. Ha pianto durante il collegamento in diretta con “Mattino Cinque”. “Ho ripreso la mia vita, l’angoscia di non riuscire a fare la spesa è passata”, ha spiegato. Solo pochi giorni prima era stato ospite della trasmissione Mediaset per raccontare la situazione economica disastrosa in cui si trovava a causa lockdown. E si commuove quando ripensa ai numerosi gesti e messaggi di solidarietà ricevuti da conoscenti e sconosciuti o alle difficoltà che per fortuna sembrano ormai alle spalle: “Stamattina piangevo mentre servivo i clienti, l’ho passata brutta ma ora voglio solo pensare alle cose belle”. Lavorare per avere e dare pane. Scoprire il valore di un gesto, la vicinanza di uno sconosciuto, la vita del poter fare.
Qualcuno si è meravigliato che, al risveglio delle colorate bancarelle, ci fossero in vendita anche le mascherine. Mascherine anche colorate a prezzi accessibili, offerte come rigorosamente fatte secondo le regole. Un modo per rinascere? Spinta imprenditoriale? Intuizione commerciale? Non so, ma il sorriso di chi riapre e inizia l’”avventura” di un nuovo tempo, dà speranza.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano