“Regione Lombardia, attraverso il proprio ufficio legale, ha deciso di presentare una querela contro la fondazione Gimbe e il suo presidente Nino Cartabellotta. Un atto inevitabile, il nostro, dopo quanto affermato dal presidente della fondazione che, parlando dei dati sanitari della Lombardia, ha dichiarato, fra l’altro, che ‘si combinano anche dei magheggi sui numeri’”. Lo comunica in una nota la Regione Lombardia. “Accuse intollerabili e prive di ogni fondamento – si legge nella nota – per le quali il presidente di Gimbe dovrà risponderne personalmente. I nostri dati, come da protocollo condiviso da tutte le Regioni, vengono trasmessi quotidianamente e con la massima trasparenza all’Istituto Superiore Sanità”. Perché l’accusa di falsare i dati è la punta di diamante che il PD porta avanti nella Commissione dì inchiesta. “Sulla commissione regionale d’inchiesta Pd e 5Stelle stanno montando una polemica lunare: i lombardi ci chiedono serietà e trasparenza mentre le opposizioni parlano da giorni di candidature e poltrone. Basta con le bagarre a uso e consumo dei giornali: questo è il momento di dare risposte” afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Fi in Consiglio regionale. “Esaurite le polemiche – prosegue – auspico che i consiglieri del Pd e del M5S prendano parte ai lavori della commissione. L’accanimento che stanno dimostrando nei confronti di Patrizia Baffi, una donna capace e competente – continua l’azzurro – è incomprensibile e eccessivo; probabilmente – continua – i dem non hanno digerito il suo passaggio a Italia Viva, una scelta personale che nulla c’entra con gli obiettivi della commissione. Per rispetto di tutti i lombardi – conclude – la minoranza smetta di soffiare sul fuoco e cominci a lavorare”.
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