Il Prof. Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore dell’Istituto Galeazzi, spiega come le mura domestiche restino uno dei luoghi in cui i casi di contagio da Covid-19 si sviluppano di più. Questo succede a causa della vicinanza tra le persone del nucleo familiare e l’impossibilità di isolare il contagio a causa degli ambienti ridotti.
In un’intervista al Corriere il virologo specifica quali sono le precauzioni da adottare fra le mura domestiche
“Quali sono i maggiori fattori di rischio in casa? «Principalmente sono due. Il primo è la condivisione del bagno, perché il coronavirus può dare anche sintomi intestinali. E poi c’è il fatto che il virus sopravvive sulle superfici. E vero che la sua carica virale si dimezza nel giro di quattro ore, ma può resistere per giorni».
Che cosa bisogna fare? «È fondamentale la sanificazione, che va fatta lavando le superfici con acqua e sapone. Poi si può usare un detergente alcolico o un disinfettante per un livello più profondo di igiene. Ma attenzione, mai usare un disinfettante su una superficie sporca, perché in quel caso è il detergente a perdere metà della potenza».
Come si può rendere l’aria più salubre? «Bisogna aprire le finestre per pochi minuti e per più volte al giorno, specialmente nelle stanze più frequentate come cucina e salotto. È importante però non mettersi a favore di corrente: oltre ai famosi “droplet”, che sono le goccioline più pesanti che cadono sulle superfici, emettiamo anche particelle più leggere che restano nell’aria e vengono trascinate dal vento, diventando potenzialmente pericolose per gli altri».
E l’aria condizionata? «Questo tema ha creato grande agitazione, ma il vero problema è il ricircolo d’aria nei grandi impianti come quello dei supermercati o negozi. I condizionatori domestici hanno un ricambio continuo con l’esterno. Se si hanno dubbi, si può chiamare l’impiantista. Come buona norma bisogna cambiare i filtri e pulire le alette del condizionatore con acqua e disinfettante un paio di volte a settimana, evitando di sparare il getto d’aria contro una persona».
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