<<Majorino non si smentisce>> – incalza il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, Alan Rizzi. <<L’emergenza Covid ha svelato la vera identità politica dell’europarlamentare: un totalitarista. L’idea di “denunciare” una parte politica autorizzata a manifestare è tipica delle forze politiche estremiste. Drammatico che ad utilizzare queste parole sia un eurodeputato che si definisce “democratico”. Ormai la sinistra milanese di ispirazione majoriniana non ha più nulla di democratico>> – argomenta Rizzi, in merito alle dichiarazioni di Majorino (“Credo che gli organizzatori e i presenti – alla manifestazione del 2 giugno – vadano trattati come Pappalardo” e quindi denunciati) riportate sul Corriere della Sera di oggi.
<<Dall’istigazione alla minaccia>> – prosegue Rizzi << E’ questa l’idea di sinistra che ha il Sindaco Beppe Sala?>> – si chiede il Sottosegretario vista la pubblicazione della nuova opera di Beppe Sala (“Società: per azioni”) << Se il modello di sinistra del sindaco è rappresentato dalla sua maggioranza in Consiglio Comunale, con una buona parte legata a Majorino, dunque non c’è nulla di nuovo in ciò che vuole; ma un vero ritorno al passato con una sinistra comunista totalitaria e con deviazioni anti-democratiche >> << Spiace che né il Presidente del Parlamento Europeo, il democratico Sassoli, né il segretario del PD Nicola Zingaretti siano intervenuti sulle dichiarazioni pericolose di Majorino (“radicalizzare la protesta contro la Giunta Regionale”). Oggi più che mai – viste le nuove affermazioni minacciose dell’eurodeputato – un partito che per tramite dei suoi dirigenti invoca un “clima di responsabilità nazionale” deve prendere le distanze da Majorino>> conclude Rizzi.
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