Per dare un segnale concreto, per una Milano più inclusiva, più eco sostenibile, più consapevole, bisogna avere una mente aperta e il coraggio di cambiare.
E chi meglio di questa amministrazione potrebbe realizzare un progetto tanto ambizioso?
Quindi dopo aver fuso la statua di Montanelli e con quel bronzo averci fatto un monumento a Greta, giovinetta di infinita saggezza tanto amata da questa giunta e da tutti i ragazzi che amano fare “sega” a scuola il venerdì, si dovrebbe cambiare anche il nome alla Galleria, in fondo i Savoia erano dei monarchi imperialisti, avevano persino appoggiato Mussolini.
Per il nuovo nome si potrebbe fare un sondaggio on line sulla pagina Facebook del sindaco Sala e poi votare il nome sulla Piattaforma Rousseau.
La pavimentazione dovrà essere più gioiosa, che ricalchi gli interventi di abbellimento già realizzati in città, come ad esempio all’incrocio tra Via Venini e Via Spoleto.
Insomma una ventata di freschezza, innovazione e buon gusto.
Al suo interno poi si potrebbe realizzare una bella pista ciclabile, con al centro uno piccolo skate park, il tutto circondato da negozi e ristoranti etnici.
Naturalmente il progetto dovrà essere affidato agli assessori Granelli e Maran, che con le ciclabili di Corso Venezia e Corso Buenos Aires, hanno dimostrato tutta la loro ineguagliabile competenza.
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Bruno Carmignani
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Urbanisti-ecologisti di tutto il nord del mondo, liberatisi dai rimasugli di dignità professionale causa emergenza coviv, stanno terrorizzando le popolazioni con la minaccia di perpetue pandemie a cui , secondo loro, ci dovremmo rassegnare!!!
Non una parola contro la nazione colpevole di questa tragedia, la Cina. Non una! Ma oh, che andassero a rompere i cabassisi ai cinesi, e pure Maran. Granelli e Monguzzi.