Allarme per i rave party, una movida incontrollabile: “Una bomba epidemica”

Cronaca

“I giovani si stanno organizzano per ballare in rave illegali e feste abusive al di fuori di ogni misura sanitaria di sicurezza”, spiega a Interris.it Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe, l’associazione italiana delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo (un settore da 4 miliardi, 50 mila addetti stabili e altrettanti a intermittenza) e di Ena, il sindacato europeo dei locali da ballo. Sos, quindi, per “l’effetto-boomerang” sulla salute pubblica che rischia di vanificare mesi di lockdown e di sacrifici collettivi.

“Per andare a ballare i giovani affittano masserie e ville, si mettono in piedi illegalmente rave party e feste in situazioni improvvisate e abusive. Senza le discoteche regolari si moltiplicano  i luoghi e le occasioni per allestire serate al di fuori di ogni misura di prevenzione e di sicurezza sanitaria”, puntualizza Pasca. L’allarme è per tutta Italia, ma ”A Milano, come in tutta Italia non mancano fenomeni d’assembramento difficilmente controllabili. Complici le belle serate e la naturale voglia di divertirsi dei giovani, questo genere di problematica è destinato a diventare una costante dei prossimi weekend estivi. Feste private, rave party in abitazioni o in capannoni in disuso sono già iniziati e non potranno che aumentare”, ribadisce Roberto Cominardi, presidente Silb Milano, il sindacato delle discoteche. ”Il contributo che il comparto delle discoteche può dare nell’alleggerire questa situazione, che può divenire fonte di disagio e pericolo per la salute e l’ordine pubblico – prosegue Cominardi – è quello di invitare il governo a ripensare alla perentoria chiusura dei locali di trattenimento e svago, confermata nel decreto di maggio”. Cominardi sottolinea che ”dobbiamo riaprire in sicurezza le discoteche e le sale da ballo, luoghi gestiti da professionisti del settore. Strutture che possono essere sanificate più volte al giorno, con il controllo della temperatura corporea all’ingresso e protocolli di sicurezza rigidi che vanno oltre l’emergenza Covid-19”.

Da tempo, comunque, a Milano i rave party sono un’attrattiva irresistibile per centri sociali, sbandati che si divertono, birra in mano, fino alle ore del mattino. Il periodo di chiusura ha rallentato il fenomeno, ma i bivacchi, i luoghi abusivi scelti dai migranti sono continui e gli schiamazzi disturbano i residenti, rompono la quiete. Gli eccessi sono stati segnalati molte volte in questi anni e si spera che l’iniziativa dei rave party non diventi lo sfogatoio di tanti giovani.

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