Gallone (F.I) “Chiudere le scuole paritarie significa un collasso di tutto il sistema” Risorse specifiche in Lombardia

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Chiude la prima scuola paritaria di Milano, la Scuola d’infanzia e primaria «Mater Divinae Gratiae» di via Gulli. Ma il rischio è che non sia l’ultima. Anzi, sarebbero addirittura il 30% gli istituti in pericolo dopo lo stop forzato per l’emergenza sanitaria. E questo scenario avrebbe ripercussioni devastanti, non solo per le famiglie e gli operatori del settore – migliaia – ma per lo stesso Stato, che da un collasso del sistema scolastico paritario subirebbe un enorme aggravio dei costi, segnala Il giornale. In Lombardia, le Paritarie raccolgono il sostegno di tutto il Consiglio regionale che, quasi all’unanimità (un solo voto di astensione), nella seduta di 9 giugno ha approvato la mozione presentata dal consigliere regionale Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia) e sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza.«Abbiamo chiesto l’impegno della giunta ad aumentare significativamente le risorse per la libertà di scelta scolastica delle famiglie, come la componente “buono scuola” della Dote – ha spiegato lo stesso Del Gobbo – e allo stesso tempo, di attivare un lavoro con il governo perché la legge sulla Parità sia effettivamente applicata. Sono molto soddisfatto, è il segnale di una volontà politica chiara e trasversale, cui deve seguire una azione concreta».

E se chiudere le scuole paeitari è limitare la libertà di scelta “La chiusura degli istituti paritari significa automaticamente il collasso anche della scuola statale e un danno enorme per il bilancio dello Stato, che dovrebbe supplire al venir meno di servizi educativi essenziali sostenendo costi elevatissimi. Facciamo un appello al ministro Azzolina: invece di impiegare il suo tempo a trovare il modo di chiudere i ragazzi in gabbie di plexiglas, corra ai ripari. Stiamo perdendo un patrimonio fondamentale e ormai il tempo rimasto è davvero poco. Il decreto Rilancio sarà la prova del vero sostegno trasversale al sistema pubblico integrato dell’istruzione nella sua interezza”. Lo dichiara Alessandra Gallone, vicepresidente dei senatori di Forza Italia a Orizzonti Scuola  E sottolinea “Non c’è stato giorno, dall’inizio dell’emergenza Covid, in cui Forza Italia non abbia chiesto al governo di intervenire e abbiamo dato tutta la nostra disponibilità per collaborare nel tentativo di trovare soluzioni adeguate per evitare la chiusura degli istituti paritari. Finora non è servito a nulla presentare emendamenti ai provvedimenti in Parlamento, fare proposte concrete, suggerire interventi mirati, farsi portavoce di tante realtà fondamentali per il sistema- scuola nazionale. Il governo, evidentemente animato da convinzioni ideologiche, si e’ limitato a dare solo briciole, appena 120 milioni, alle scuole paritarie, ai loro 900mila studenti e ai 100mila dipendenti tra insegnanti e personale non docente. Quello che ora si annuncia sul piano dell’istruzione scolastica è una vera e propria catastrofe. Il Consiglio dei ministri ha approvato l’ennesimo provvedimento pieno di buone intenzioni al momento difficili da realizzare. Il Family act prevede infatti un assegno universale per i figli, sconti sugli asili nido, detrazioni per famiglie con ragazzi che studiano. Insomma tante belle promesse. Peccato che per realizzarle servano soldi e il governo ha pensato di prenderne una parte abrogando tutte le attuali prestazioni a sostegno delle famiglie. Sembra più un gioco delle tre carte, dove le risorse scompaiono e compaiono a richiesta”.

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