Mentre la città si sta preparando ad andare a dormire, qui a #Rogoredo, la disperazione prende volto. Lungo il “binario uno” un interminabile via vai di giovani … Sono circa le 22.00 e … sono tante le persone che arrivano in stazione dal bosco. È tutto ripreso in questo “non posto” dimenticato da tutti, o meglio… tutto sta ricominciando a riapparire sfacciatamente sotto gli occhi dei più! Qui, vendere morte, non si è mai smesso neppure in tempo di pandemia. Mentre osservo… sono loro, i dimenticati da tutti, che richiamati dal nostro esserci ci corrono incontro. Vogliono stare un pò con noi! Con don Diego e con gli amici di @CISOM, armati di quella giusta attenzione, cerchiamo di dare loro un pò di cibo e di bevanda calda. È tutto buio e un pò freddo in via sant’Arialdo ma, lontano in solitudine, una figlia del bosco sta arrivando. Si avvicina… la sua una richiesta molto speciale in questa assurda notte… hai per caso un libro per me? … Oggi il giornale, cara Alice, parla di te. Come tu sai, da quella provocazione è nato questo racconto… il nostro racconto. Racchiusi in quei fogli di vita, ci sono i momenti vissuti all’interno di quel “non posto” e alcune delle persone “incontrate” in questi anni. Coraggio! Ora non voltarti indietro, avanti verso il tutto forza! Sono con te. “ E’ Simone che scrive un volontario che dedica anima e corpo all’inferno di RogoredoIl volume racconta il riscatto di una giovane donna “Alice dal Bosco di Rogoredo alla Maturità” Perché si può, anzi si deve
Nene
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano